I gestori di campeggi e villaggi turistici siciliani scendono in campo per mettere un freno all’abusivismo dilagante. Da tempo, infatti, si va consolidando la prassi di permettere a camper, caravan e autocaravan di campeggiare nelle “aree attrezzate” violando in tal modo le prescrizioni della normativa vigente che prevede la sosta temporanea per un periodo di permanenza massima nell’area di 24 ore.
Per questo motivo, una delegazione di Confesercenti Assocamping Sicilia ha incontrato il Commissario Capo Polizia di Stato del Commissariato di Sant’Agata di Militello. L’obiettivo è avviare un primo confronto teso a determinare sinergie virtuose tra imprenditori e istituzioni. Un segnale di attenzione che la categoria rivolge alle istituzioni preposte al controllo del territorio, in rappresentanza degli interessi di un settore che ogni anno in Sicilia genera oltre un milione di presenze e che rappresenta un importante sostegno per la crescita e la tenuta dei livelli occupazionali della regione.
Diventa pertanto inaccettabile tollerare da parte dei gestori la drastica contrazione del proprio volume di affari, soprattutto quando si ha la consapevolezza che una significativa fetta del mercato di riferimento è erosa da falsi imprenditori che agiscono nell’illegalità a danno di chi rispetta le regole. Confesercenti Assocamping Sicilia, pertanto, intende rafforzare il dialogo con le forze dell’ordine competenti, affinché si intensifichino i controlli nei confronti di coloro che strumentalmente si celano dietro le pieghe di una normativa non sempre lineare e di facile interpretazione.
“Se non si provvederà a mettere fine a tale incresciosa situazione – si legge in una nota – non solo si genererà un danno alle casse Regionali per i mancati incassi derivanti dal gettito di quelle realtà virtuose che presto chiuderanno i battenti, ma assisteremo a un progressivo indebolimento degli standard di qualità della nostra offerta turistica regionale”.