Catania, Sant’Agata fa ben sperare il comparto extralberghiero

Dopo un 2015 soddisfacente, il turismo catanese è pronto a fare il bis anche quest’anno. Le premesse ci sono tutte, anche considerati i buoni risultati ottenuti durante le festività agatine. “In occasione della Festa della Patrona di Catania – sottolinea Franz Cannizzo, presidente di Abbetnea – il settore extralberghiero ha avuto una crescita del 3% rispetto allo scorso anno, sia in termini di arrivi che di presenze, che si assesta a 3,5 giorni. I dati definitivi li avremo comunque tra qualche giorno, ma confermiamo, ad esempio, la crescita del segmento stranieri, con riferimento in particolare ai Paesi extra Ue e dall’Oriente, con la presenza anche di gruppi giapponesi.

E questo è, secondo noi, il segnale che Catania potrebbe trovare, turisticamente parlando, in Sant’Agata una forte ricaduta per la città se si riuscisse, per esempio, ad esporre il grande tesoro durante tutto il corso dell’anno, magari dentro la Cattedrale in condizione i di sicurezza e se si potesse, in contemporanea offrire ai turisti un vero e proprio percorso agazzino tra le chiese di Catania, magari con un biglietto unico che consenta di visitare in uno o due giorni tutto il considerevole patrimonio architettonico”.

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