“L’Imu rappresenta una patrimoniale che, se applicata in modo indiscriminato, penalizza in modo spropositato le attività produttive caratterizzate da un’ampia superficie immobiliare”. È quanto ha affermato Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e isole minori Sicilia. “Occorre adottare dei correttivi a livello locale, fintantoché non si riuscirà ad ottenere una revisione del decreto legge. In occasione del pagamento della prima rata Imu, da molti comuni applicata con l’aliquota base (7,6 X 1000), molte strutture – ha aggiunto – si erano già trovate in forti difficoltà non riuscendo a versare degli importi che, rispetto all’ICI, risultavano già rincarati del 66%. Adesso, che diversi comuni hanno provveduto ad aumentare le aliquote, portandole in alcuni casi anche al 10,6 per mille, gli importi sono schizzati fino a un + 131% rispetto all’ICI. La protesta dei colleghi di Cefalù – ha sottolineato Del Bono -rappresenta la punta di un iceberg che rischia di congelare l’operatività di molte strutture alberghiere italiane. Alle Eolie, gli albergatori sono rimasti in consiglio comunale per 2 giorni subendo un aumento al 9,6 per mille e riuscendo ad ottenere una possibilità di revisione per il 2013. Sin dalle prime bozze del decreto sul federalismo fiscale erano state previste delle aliquote dimezzate per le imprese i cui immobili risultavano strumentali allo svolgimento della propria attività. A questo punto sono gli enti locali che possono e devono operare tale differenziazione, andando a correggere l’effetto esponenziale che si ottiene partendo da moltiplicatori di base già elevati e che per il 2013 sono destinati ad aumentare da 60 a 65. L’assemblea generale convocata per oggi, a Cefalù, da Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia, aperta per altro a tutti gli operatori del settore ricettivo, rappresenta il momento di espressione massima del malessere che avvolge il settore. Si deciderà in merito –ha concluso – alle iniziative da assumere in ordine alla grave situazione economica che si viene a determinare anche a seguito dell’esponenziale aumento delle tasse e delle imposte locali”.