“Siamo sinceramente sconcertati dall’aver appreso che nella seduta di oggi, 15 marzo, dell’assemblea regionale siciliana è stato inserito l’esame del DDL in materia di acque termali sul quale Federterme aveva già espresso chiaramente la propria contrarietà nel corso dei lavori in Commissione, perché prevede inspiegabilmente il sostanziale azzeramento del settore termale siciliano. Se approvata, le legge porterebbe al totale svilimento di un settore che invece dovrebbe essere sviluppato e non definitivamente affossato”. A lanciare l’allarme è Massimo Caputi, presidente Federterme Confindustria.
“Il termalismo siciliano – sottolinea ancora Caputi – sarebbe completamente paralizzato e si allontanerebbe in modo definitivo qualunque investitore dal comparto, parliamo anche delle terme di Sciacca e Acireale, destinate a restare un problema irrisolto. Se la Regione è realmente interessata al settore, come afferma da sempre anche attraverso una serie di eventi sul tema ai quali Federterme ha sempre partecipato per sottolineare a gran voce l’importanza delle terme e del loro sviluppo sul territorio, allora si fermi e stralci un provvedimento che, così com’è, porterebbe solo altra grave ed irreparabile crisi”.