“Mi piace ricordare il nostro presidente del consiglio, Mario Draghi, quando afferma che ‘non c’è giustizia se c’è abuso’, una verità che purtroppo le agenzie di viaggi conoscono molto bene”. Giuseppe Ciminnisi, vice presidente Fiavet-Confcommercio, a capo della Commissione Legalità, denuncia la gravissima problematica dell’abusivismo che sta vivendo una stagione del tutto nuova.
Alla situazione di scarso controllo legale, si aggiunge infatti il proliferare del fenomeno per cui organizzazioni, che si definiscono ‘no profit’, si trasformano in competitor scorretti per le
imprese legalizzate.
“Parliamo di 38.000 operatori abusivi per un’evasione fiscale da 2 miliardi di euro che continua ad operare indisturbata privando il turismo del suo valore qualitativo e non pesando sul prodotto interno lordo del Paese”, afferma Ciminnisi che aggiunge: “le gite parrocchiali, i viaggi dei venditori di pentole, quelli delle onlus: si pensa di essere in una situazione di innocenza, ma se i pacchetti non sono costruiti da un professionista si danneggia il mercato e viene commesso un illecito. Si tratta di incauto acquisto che non consente di avere le garanzie, oggi più che mai necessarie” conclude il presidente di Fiavet Sicilia.