Pro Loco ignorate dalla Regione, Unpli alza la voce

Nel corso della due giorni di formazione a Villa Itria ha partecipato anche il presidente Nardocci

"Nascono le Pro Loco 2.0". Nino La Spina, presidente dell'UNPLI Sicilia, ci scherza su, ma in fondo, lo slogan lanciato a chiusura del seminario formativo tenutosi nel weekend, presso l'Hotel Villa Itria di Viagrande, rende perfettamente l'idea. Sono stati due giorni intensi, di interventi e lezioni. "L'offerta formativa – dice La Spina – è stata apprezzata e recepita con entusiasmo dai corsisti. Abbiamo compiuto un vero e proprio upgrade delle loro competenze e potenzialità. E abbiamo preso di petto – continua – anche il tema della sopravvivenza degli enti no-profit, col quale facciamo i conti tutti i giorni, fornendo un ventaglio di soluzioni concrete per il reperimento di fondi".
Il presidente di UNPLI Sicilia prosegue, come un fiume in piena. "Crediamo di aver fatto solo un piccolo passo. Siamo consapevoli che occorre fare molto di più". La Spina non le manda a dire, chiamando in causa le responsabilità della Regione Siciliana. "Miriamo a far cambiare l'incomprensibile atteggiamento di assoluta sordità che l'assessore al Turismo continua a tenere nei nostri confronti. Il mancato varo del decreto di riordino della disciplina delle Pro Loco, atteso da oltre due anni, e il conseguente ripristino di un provvedimento emanato addirittura nel 1964, produce un groviglio inestricabile di competenze e normative che rischiano di soffocarci lentamente. Confusione – prosegue – che ha di fatto causato la chiusura di 9 delle 12 Pro Loco esistenti in provincia di Ragusa. Da responsabile dell'Unione delle  Pro Loco siciliane – incalza –   mi aspetto dall'assessore più attenzione per i 20mila soci che continuano a dare il proprio  contributo volontariamente. A causa dell'azzeramento dei finanziamenti regionali, infatti, in un solo anno abbiamo registrato il crollo del 90% degli eventi organizzati dalle Pro Loco siciliane. Oltretutto da oltre dieci mesi, pur facendo parte di diritto del Consiglio regionale del turismo, veniamo deliberatamente esclusi dalle convocazioni. A seguito della chiusura delle Apt e del commissariamento delle Province, siamo rimasti quasi soli, e senza fondi, a garantire questo servizio".
Ai lavori ha partecipato anche Claudio Nardocci, presidente nazionale Unpli: innovazione e  capacità manageriale di crescere, queste le parole chiave del suo intervento. "In un  momento difficile per tutti gli italiani e non solo per le Pro Loco – ha affermato Nardocci –  siamo chiamati ad agire, valorizzando il nostro patrimonio rappresentato da 133 anni di storia, da 6mila Pro Loco associate con oltre 600mila soci iscritti. Il primo passo è certamente rappresentato dalla nuova tessera del socio. Una carta ‘intelligente' che in questa prima fase permetterà il riconoscimento dei soci, facilitando i loro acquisti soprattutto online,  garantendo sconti e trattamenti di favore.  E' una tecnologia che apre a mille usi futuri".

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