Da domani, mercoledì 15 dicembre e fino alle 12 del 31 dicembre sarà possibile presentare le istanze (riferite all’anno 2020), per il riconoscimento del credito di imposta in favore delle attività imprenditoriali beneficiarie della misura “Resto al Sud”, il programma di agevolazioni a sostegno di start-up e nuove imprese.
“La misura ‘Resto in Sicilia’ – evidenzia il vicepresidente e assessore all’Economia Gaetano Armao – offre fiscalità di sviluppo alle imprese ammesse a beneficiare degli incentivi di ‘Resto al Sud’, mediante l’abbattimento del gettito di spettanza regionale, con lo scopo di unire il vantaggio fiscale a quello finanziario. L’idea è quella di esentare, attraverso la fiscalità di sviluppo, una quota parte di imposte, per i primi tre anni di attività, alle startup consentendone la crescita, rafforzando una misura adottata a livello statale”.
I soggetti beneficiari, in Sicilia, degli incentivi di “Resto al Sud” potranno presentare istanza per un contributo in regime “de minimis”, parametrato ad alcune voci di imposte di spettanza della Regione Siciliana, versate per ciascuno dei primi tre periodi di imposta decorrenti da quello di presentazione dell’istanza, nello specifico: l’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef); la tassa automobilistica per gli automezzi, di proprietà e immatricolati in Sicilia, strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti; le imposte di registro, ipotecarie, catastali e di bollo per l’acquisto di beni immobili, ricadenti nel territorio regionale, connessi allo svolgimento dell’attività.
Il contributo è utilizzabile esclusivamente in compensazione (credito d’imposta), tramite modello di pagamento F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena lo scarto dell’operazione di versamento. Le istanze dovranno essere compilate utilizzando la modulistica disponibile sul sito internet https://restoalsud.regione.sicilia.it/ e successivamente trasmesse via Pec al dipartimento regionale delle Finanze, secondo le modalità illustrate nelle istruzioni per
la compilazione.