255 mila presenze e 7,5 mln di spesa: numeri da pre pandemia per le Vie tesori

Numeri da pre pandemia per le Vie dei Tesori che quest’anno batte se stessa e raggiunge le 255 mila presenze in quasi tre mesi di festival. Palermo arriva a 160mila visitatori – il sito più amato è il diruto Palazzo Costantino ai Quattro Canti – ; Catania, con Acireale, ha una nuova impennata e supera i 18 mila partecipanti, segno che il festival inizia a radicarsi anche nella Sicilia orientale, con un incremento del 14% rispetto all’anno scorso. Quest’anno l’exploit tra le altre città è toccato a Bagheria, trascinata dalla “villa dei mostri”. Alcamo ha aggiunto un bel 15% ai numeri ottimi del suo debutto, lo scorso anno; e con Trapani, Marsala e Mazara mette insieme altre 18 mila presenze nell’intera provincia. Messina ha ottimi numeri e Sciacca raggiunge buoni risultati; botto nel centro Sicilia con Enna e Caltanissetta che “volano”. Buona performance nel Val di Noto, tra Ragusa e Scicli, con Noto che ha proposto un’edizione-gioiello di soli quattro luoghi. Funzionano molto bene le altre città della provincia di Palermo, Termini Imerese, Carini e la new entry Corleone. E, fuori dalla Sicilia, sempre presente e con ottimi numeri, anche Mantova.

“Le Vie dei Tesori è uno strumento interessante per riscoprire la propria città e non solo” spiega Maria Concetta Antinoro, dirigente generale dell’assessorato regionale al Turismo, mentre per Maurizio Carta, assessore alla Rigenerazione del Comune di Palermo, “il festival da 17 anni mette in scena la città: non solo ne racconta alcune porzioni, ma la fa vedere in maniera diversa”.

“Finiamo con una gioia incredibile, 255 mila presenze, oltre sette milioni di euro di indotto prodotto sul territorio in termini di viaggi, ristoranti, acquisti dei visitatori”, interviene Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori.

Interessante l’identikit del visitatore-tipo e l’analisi dei rilevamenti dell’OTIE (Osservatorio sul turismo nelle isole europee), presentati dal presidente Giovanni Ruggieri, docente di Economia del Turismo all’Università di Palermo, nel corso della conferenza stampa finale allo stand dell’assessorato regionale al Turismo, nel corso della BTE – Borsa del Turismo Extralberghiero.

Nei quasi tre mesi di festival, sono giunti 68.520 turisti nelle grandi città, registrando un ulteriore aumento del 13% rispetto alla scorsa edizione: è la conferma che si pianifica la vacanza in Sicilia sulle date del festival. La spesa complessiva generata dai turisti durante le visite nelle 17 città coinvolte è di 7.674.240 euro, con una media di 451.425,88 euro per città. La spesa media giornaliera per turista-visitatore è salita a 120 euro, con un incremento del 10% rispetto al 2022. Il 30% dei visitatori ha scelto di esplorare luoghi in comuni diversi: aumenta quindi il cosiddetto “turismo di mobilità”, autorganizzato ed autonomo. Notevole l’impatto economico su Palermo, che raggiunge i 5.212.248,12 euro.

 

 

I LUOGHI PIU’ VISITATI DEL FESTIVAL

I THE BEST OF A PALERMO

Palermo mantiene la palma dei luoghi in assoluto più visitati dell’intero festival: con un testa a testa tra il fascino diruto di Palazzo Costantino e i marmi mischi e le allegorie barocche della chiesa di Santa Caterina: ma stavolta vince la residenza sui Quattro Canti e mette insieme 9123 visitatori. Una sorpresa sul podio di bronzo visto che appartiene a un luogo normalmente aperto come la Casina Cinese; segue il Teatro Politeama; poi Palazzo Oneto di Sperlinga che mostra baldanzoso il suo restauro nel segno dell’arte contemporanea; l’oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi con lo spettacolo inatteso della cappella affrescata dal Borremans (a poca distanza dai Quattro Canti, quindi sull’identica direttrice dei siti più visitati). La sorpresa di quest’anno, la chiesetta che tutti hanno notato almeno una volta uscendo dalla città, la dolce San Ciro abbarbicata alla montagna si accompagna alle “grotte” e al bunker della seconda guerra; superano di poco l’oratorio del SS. Rosario in Santa Cita, e addirittura il monastero Santa Caterina.

 

I SETTE LUOGHI PIU’ VISITATI NELLE ALTRE CITTÀ.

Il luogo più visitato fuori Palermo è stata senza dubbio Villa Palagonia a Bagheria che ha messo insieme 2494 presenze.
Il secondo luogo siciliano più amato (1431 visitatori) è a Catania, l’elegante palazzo Scuderi Libertini.
Il terzo luogo più visitato con le sue 1667 presenze è invece a Enna ed è il Castello di Lombardia (1248 ingressi).
Quindi la Corte delle Ninfee (932) di Trapani e il Forte san Salvatore (906) di Messina con la sua straordinaria vista sullo Stretto.
A poca distanza, un luogo importante e centrale come il Castello dei Conti di Modica di Alcamo (871) e praticamente vicinissima, Villa Testasecca per la quale si sono messi in coda gli stessi nisseni.

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