Al Parco archeologico di Segesta via agli scavi dell’agorà

Avviata all’interno del Parco archeologico di Segesta una campagna di scavo finalizzata a rimettere in luce il fronte relativo al prospetto orientale dell’Agorà e creare un percorso circolare di visita per i turisti lungo il portico che la contornava. Le attività di scavo sono concentrate a rendere fruibili e visibili tutti gli elementi architettonici che compongono l’ala Nord-Est della stoà (parte caratterizzata da passaggi copertii per uso pubblico in un edificio generalmente prospiciente una piazza o una via) – finora interdetta alla visita – attraverso un percorso che sarà esplorato attraverso le indagini appena avviate.
Il grande complesso porticato che circonda l’antica piazza, uno dei maggiori monumenti della città antica, era stato già identificato durante l’ultima campagna di scavo del 2016, diretta sul campo da Carmine Ampolo e da Maria Cecilia Parra e Rossella Giglio con le ricerche della Scuola Normale Superiore di Pisa in collaborazione con il Parco Archeologico, l’Università di Pisa e la Soprintendenza di Trapani.
Nella stoà Nord – uno dei maggiori portici ellenistici noti, lungo 104 m, con pianta ad ali sporgenti di 19 m. e due piani di alzato finora meravigliosamente conservati – si è completato lo scavo dell’ala Est. Articolata in più vani, vi si concentravano le funzioni di servizio, amministrative e commerciali, sfruttando anche le imponenti sostruzioni che sostenevano i due piani del colonnato. Questa soluzione architettonica è ispirata ai cosiddetti ‘market-buildings’ noti in Asia Minore.

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