Emergenze beni culturali, decalogo Legambiente a Sgarlata

Zanna incontra l’assessore: basta perdere tempo, servono politiche ad hoc

Piani paesistici, Valle dei Templi, siti Unesco, musei, parchi archeologici. Un elenco lungo quello delle emergenze nell'ambito dei beni culturali siciliani che Legambiente ha fatto diventare decalogo Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia ha consegnare all'assessore regionale al ramo, Maria Rita Sgarlata.
"Non si può più perdere tempo – ha detto Zanna -. Non possiamo più aspettare che il nostro patrimonio culturale e ambientale si distrugga, più o meno lentamente, sotto i nostri occhi. Con la nostra campagna Salvalarte cerchiamo di accendere i riflettori su quanto c'è da fare, adesso l'amministrazione regionale deve dare delle risposte e lavorare per porre un argine al disfacimento generale e nel contempo avviare politiche per far si che finalmente – conclude Zanna –  il nostro enorme patrimonio culturale ed ambientale sia valorizzato come merita per diventare realmente volano di sviluppo per il turismo e per l'economia della Sicilia".
Ecco i dieci punti: accelerazione sui Piani Paesistici: adozione di Lampedusa; approvazione Caltanissetta, Messina 9, Ragusa e Siracusa; insediare il Consiglio regionale dei Beni culturali, manca dal giugno 2009 (modifica di legge per ridurlo); istituzione del sistema dei Parchi archeologici, rispettando la l. r. n.20/2000: perimetrazioni ancora non fatte; assegnazione personale; Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento: nuovi organismi (il Presidente manca dalla primavera 2010); approvazione del Piano di gestione (inviato nell'ottobre 2009); sostegno al disegno di  legge per l'istituzione degli ecomusei (già in Commissione ARS, tra i ddl prioritari); presentazione del disegno di legge per l'istituzione del Parco geominerario delle zolfare; nascita di una Consulta siciliana per i siti Unesco;  integrazioni e modifiche al decreto sull'Albo delle Piante Monumentali e implementazione dell'elenco delle piante riconosciute (fermo a 60 unità dal settembre 2005); azioni per la promozione del patrimonio conservato nei musei, d'intesa con l'Assessorato Turismo; bando con fondi europei per finanziare i piccoli musei non regionali che vogliono migliorare la propria struttura espositiva e l'offerta culturale; gestione del personale, finalizzata alle aperture nelle domeniche e nei festivi; linee d'indirizzo per la nascita del Museo regionale di Storia Naturale, anche come perno della Rete dei Musei Naturalistici; adozione tramite decreto della Carta dei diritti dei visitatori dei Musei; riprendere il percorso per la nascita del Museo della Memoria.

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