Gibellina, meglio conosciuta come città di frontiera dell'arte e dell'architettura contemporanea, ospita il Museo en plein air formato da circa 60 opere disseminate in città, il "Cretto" di Alberto Burri sui Ruderi, 10 siti di rilevante interesse architettonico, il Museo d' Arte Contemporanea con una collezione di circa 2.000 opere d'arte formata attraverso il contributo di numerosi artisti italiani e stranieri. Ospita inoltre il Museo delle Trame Mediterranee, che rappresenta un'interpretazione inedita e aperta della cultura e della storia mediterranea.
Eppure la città è abbandonata dalle istituzioni. Un grido d'allarme lanciato da Legambiente e il Comune di Gibellina durante la presentazione a Palazzo Reale a Palermo di "Gibellina arte contemporanea", un volume sulle opere d'arte e di architettura contemporanea presenti nella città, curato da Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri di Città di Castello.
"La cultura in Sicilia – ha detto Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia – continua a essere mortificata con i tagli, la Fondazione Orestiadi rischia di chiudere. La Regione ha deciso di azzerare il capitolo di spesa per realtà di prestigio internazionale: dalle Orestiadi al Museo Mandralisca, fino al Museo delle Marionette, mettendo sullo stesso piano eccellenze della cultura e dell'arte con sagre di paese. La tabella h per fortuna non c'e' più, ma manca un'alternativa".
"Stiamo donando questo libro – ha detto Rosario Fontana, sindaco di Gibellina – ai 90 deputati dell'Ars, perché spesso neanche i siciliani sanno che a Gibellina ci sono più di 600 opere di pregio, forse neanche Berlino possiede un patrimonio simile".