La Venere di Morgantina… solo un fallimento?

Si sta rivelando un flop la presenza della Venere di Morgantina al museo di Aidone. Dopo due anni e il boom iniziale, ora i turisti scarseggiano e le sale sono quasi deserte. Dai 21.883 visitatori paganti del 2011 si è infatti passati ai 13.410 del 2012 mentre a dicembre la Dea è stata vista da appena un centinaio di persone comprese le scolaresche. A complicare le cose anche l'inaccessibilità di Aidone nonostante Aidone e il sito di Morgantina distano pochi chilometri da Piazza Armerina, che è uno dei siti più noti e visitati d'Italia. Ma quelli di Aidone sono numeri lontanissimi dai 172 mila visitatori paganti della Villa del Casale. Anche se ora è arrivato il biglietto cumulativo che permette con un unico ticket la visita di entrambi i siti.
Eppure il piccolo Comune di Aidone la Dea l'ha voluta, ha prelevato 35 mila euro dal suo bilancio per allestire la sala che la ospita, la donazione della scuola che sta dinanzi al museo e che dovrebbe nelle intenzioni della Regione diventare un museo ancora più grande. Nella dea credono anche i privati lontano dall'isola, unico sollievo per il sindaco, che ha appena ceduto a un gruppo modenese un immobile per 700 mila euro, lo stesso gruppo che promette ad Aidone un investimento da 20 milioni. Ma come è possibile che due anni non siano bastati per avere quello che qualsiasi museo si sarebbe premurato a fare? Non esiste un bookshop, solo un piccolo negozietto di merchandising che è fuori dal museo. E allora perché stupirsi se dalle colonne del New York Times gli americani provocatoriamente chiedono la restituzione della Dea?

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