Le fiamme distruggono lo Zingaro, domato incendio al sito di Selinunte

C’è una foto che sta facendo il giro del web: una cala della riserva dello Zingaro prima e dopo l’incendio che si è scatenato nelle ultime ore. Le fiamme, partite da Macari, hanno superato la montagna e sono arrivate prima alla Tonnara di San Vito Lo Capo, sulla costa, e poi si sono estese alla vicina riserva naturale dello Zingaro, che già nel 2012 era stata distrutta dalle fiamme. L’unica area che si è salvata, dicono gli uomini impegnati a fronteggiare il rogo, è la prima caletta della riserva, la “Tonnarella del Luzzo”. Lo Zingaro è uno dei luoghi naturalistici più frequentati dalla Sicilia ed è stata la prima riserva naturale istituita nell’isola quarant’anni fa. Le fiamme hanno raggiunto anche il Centro visitatori dello Zingaro Non si sa ancora se il fuoco abbia interessato il residence di Calampiso, dove non ci sono persone: la struttura, infatti, quest’anno è rimasta chiusa.

“La mano criminale – ha commentato il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino. ha agito ancora una volta sul nostro territorio che è stato letteralmente assediato dal fuoco. L’unica cosa che mi conforta è che non ci sono stati danni alle persone, ma dal punto di vista ambientale, e per certi versi anche economico, il territorio è stato devastato: la Riserva dello Zingaro risulta totalmente bruciata, ad eccezione di un piccolo spicchio dal lato di Castellammare del Golfo. E’ stato un fronte di fuoco troppo grande, fatto in maniera scientifica per far sì che con il vento si estendesse il più possibile”.

Domato invece l’incendio divampato nell’area del Malophotos che sabato mattina ha interessato l’area archeologica di Selinunte. Le fiamme, prontamente individuate dal personale che opera all’interno del Parco che ha dato l’allerta, sono state immediatamente circoscritte grazie all’azione congiunta della direzione che ha operato in stretto collegamento con i vigili del fuoco, i carabinieri e la Forestale, intervenuta con Canadair e squadre antincendio. “L’intervento tempestivo del personale del Parco e la collaborazione generosa e pronta di vigili del fuoco, carabinieri e Forestale – dice Bernardo Agrò, direttore del Parco di Selinunte – hanno scongiurato il peggio. L’incendio ci ha costretti a liberare dai visitatori l’area dell’Acropoli e a interdire, per motivi di sicurezza, lo spazio, a eccezione della collina orientale fino al Baglio Florio. Per fortuna, la tempestività dell’azione e la collaborazione con le forze dell’ordine e i servizi antincendio hanno scongiurato il peggio e ci hanno permesso di tornare ad aprire il Parco ai visitatori già sin dal primo pomeriggio”.

 

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