Musei chiusi la domenica, ma Crocetta dice no

Musei e siti archeologici siciliani chiuderanno la domenica fino a giugno e poi di nuovo da settembre a dicembre per mancanza di fondi e di personale. La nuova tegola per il turismo siciliano era arrivata con una nota del dirigente generale dell'assessorato ai Beni culturali, Sergio Gelardi, inviata il 27 dicembre scorso, ai responsabili di musei, gallerie e parchi archeologici in cui prescrive la chiusura nei giorni 'rossi' del calendario, Epifania esclusa, per il primo trimestre del'anno.
Ma stamattina è arrivato il contrordine del governatore Rosario Crocetta. "La domenica musei e siti archeologici devono assolutamente rimanere aperti". Con queste parole, Crocetta ha 'bocciato' il piano messo a punto dall'assessore ai Beni Culturali Mariarita Sgarlata e dal dirigente Gelardi e li ha convocati già per oggi pomeriggio "per avviare immediatamente un piano che consenta la riapertura domenicale di tutti i siti". Il governatore pensa "all'utilizzo razionale del personale interno e delle migliaia di precari". "Trovo assurdo che in una Regione dove esiste un precariato diffuso si arrivi a varare un piano che penalizza fortemente lo sviluppo turistico, producendo un grave danno per la Sicilia", afferma Crocetta.
Il calendario prevedeva la chiusura durante 27 festivi dei parchi archeologici di Selinunte e Segesta, di 13 della Valle dei Templi, di 34 del Museo archeologico Salinas, di 30 di Palazzo Abatellis, di 34 del Museo di arte moderna di Palermo, di 13 della Villa romana del Casale. 

editore:

This website uses cookies.