Numeri insoddisfacenti quelli che riguardano i visitatori e gli introiti nei siti culturali siciliani, ben al di sotto del Lazio, della Campania e della Toscana. I dati sono raccolti nell’ultimo Documento di programmazione economico e finanziaria del governo regionale.
“Nel 2014 – si legge nel Dpef – il movimento dei visitatori registrato nei 60 siti siciliani dotati di biglietteria ha quasi toccato 4 milioni (3.983.123 unità). L’incremento dei visitatori nel triennio 2012-2014 è stato del 7,6%”. Ma, in realtà, in Sicilia la crescita è stata inferiore a quella del resto d’Italia, “dove il numero dei visitatori – spiega il documento – è cresciuto del 9,5%”.
La Sicilia è dietro al Lazio che ha registrato 10,3 milioni di visitatori, ma anche alla Toscana (6,5 milioni) e alla Campania (5,4 milioni). Numeri confermati anche sul piano degli introiti: il Lazio incassa oltre 58 milioni in un anno, la Campania più di 31 milioni e la Toscana oltre 25 milioni. Nell’Isola gli incassi annui sono di circa 19 milioni di euro.
In Sicilia è la Valle dei Templi il sito che assicura i maggiori incassi (quasi 4 milioni l’anno), seguito dal Teatro antico di Taormina (che vanta il maggior numero di visitatori nel 2014, cioè quasi 700 mila) e dall’Area archeologica Neapolis di Siracusa (oltre 500 mila visite e quasi 3,5 milioni di incassi).