“Voglio fare un giro per la Sicilia e trovare i musei aperti”. L’assessore regionale ai Beni culturali, Antonio Purpura, prende spunto da una vertenza sulla fruibilità dei siti, conclusa ieri con un accordo sindacale, per indicare la sua linea sulla gestione del patrimonio culturale siciliano.
Intervenendo alla conferenza stampa di chiusura delle “Vie dei tesori” di Palermo, dice: “la tutela dei beni passa attraverso la valorizzazione perchè ormai va considerato prioritario la fase di autofinanziamento del patrimonio artistico. Si prepara una Finanziaria molto dura con le spese correnti e perciò occorre mettere a valore le nostre risorse con un sistema organizzato. Non basta pensare alla tutela dei nostri beni, occorre raccogliere la sfida dello sviluppo”.
Nel presentarsi, Purpura ha sottolineato che “aver nominato un economista alla guida dell’assessorato dopo due assessori con una preparazione umanistica, indica chiaramente la volontà complessiva di sviluppare attorno ai beni culturali un sistema economico produttivo legato alla fruibilità. Un percorso virtuoso – ha detto – che vogliamo iniziare e dal quale sarà difficile tornare indietro, qualunque siano le vicende politiche che potranno caratterizzare questo o altri governi”.
Purpura pensa anche a un coordinamento con il turismo, altro settore da valorizzare perché diventi “volano di sviluppo”. “Con il turismo e i beni culturali – conclude – abbiamo le chiavi per aprire la cassaforte nella quale si trovano le risorse per risollevare un’economia basata su un motore produttivo troppo piccolo”.