Sfiorate le trentamila presenze nel secondo weekend delle Vie dei Tesori. Palermo che ha messo insieme 19.750 presenze che sommate alle 15 mila del primo weekend portano a quasi 35mila visitatori; Catania, nonostante il maltempo, ha messo insieme 3650 visitatori seguita, a sorpresa, da Sciacca che segna un’ottima performance da 1890 presenze; il Ragusano ne accoglie 2800 tra Ragusa e Scicli. Buona performances per Cefalù che, nonostante abbia praticamente dovuto rinunciare al sabato perché tutto il centro era chiuso per le riprese di ‘Indiana Jones 5’, ha messo lo stesso insieme 912 visitatori, mentre in 502 sono saliti fino a Erice. E ci si prepara al prossimo fine settimana, il terzo per Palermo e Catania, l’ultimo per Sciacca, Ragusa, Scicli, Erice e Cefalù.
A Palermo restano ancora in vetta la Chiesa di Santa Caterina e Palazzo Costantino con i suoi muri scrostati e l’affresco superstite del Velasco. Sempre affascinante il percorso arabo normanno e San Giovanni degli Eremiti, e molta curiosità ha suscitato l’appena recuperato Palazzo Oneto. Al loro debutto questo weekend, sia le sorgenti del Gabriele che i serbatoi di San Ciro. Sold out in poche ore le visite alla Banca d’Italia, ma sono soprattutto andati esauriti sia le teatralizzazioni che i concerti: quelli da camera con gli Amici della Musica tra le volute liberty di Villa Virginia, al recital pianistico di Floriana Franchina nei giardini della Zisa.
A Catania piacciono sempre i palazzi, ormai è cosa nota, e l’isola pedonale molto apprezzata dai catanesi, ha reso più comodo il transito per le vie del centro: e infatti ecco l’eleganza sontuosa di Palazzo Scuderi Libertini, gli arredi originali di Palazzo degli Elefanti, sede istituzionale del Comune e di palazzo Asmundo di Gisira, oggi trasformato in hotel di charme; il pubblico ha dovuto rinunciare a diverse esperienze fuori porta, ma sono già tantissime le prenotazioni per il prossimo fine settimana.
Ma la vera sorpresa del weekend è stata Sciacca: che ha contato addirittura 1890 visitatori che hanno sciamato per le vie della cittadina. La parte del padrone l’ha fatta la chiesa dello Spasimo che da sola ha messo insieme 500 ingressi: lo spazio ritrovato dopo la chiusura di oltre sessant’anni, ha riscosso l’interesse e i ricordi degli stessi saccensi che hanno potuto ammirare le opere di Franco Accursio Gulino. Seguivano da presso i tetti del Carmine, con l’affaccio sulla città dal campanile, e l’inattesa parte medievale della chiesa. Grande interesse per le case private: dalla residenza del medico De Cicco, affacciata sul porto, a palazzo Licata Borsellino con il suo giardino segreto.
Anche a Ragusa hanno funzionato i palazzi, un must di ogni anno: palazzo Arezzo di Trifiletti dove i visitatori – sono stati 1786 nei due giorni – sono entrati sulla scia dei racconti degli stessi proprietari; e il Circolo di Conversazione, con la sua aria affettuosamente retrò. Quest’anno la sorpresa era quella di Cave Gonfalone, latomia scavata nel cuore della città, e tanto bambini hanno partecipato ai laboratori su Bruno Munari. In poco più di mille hanno raggiunto la Scicli barocca dove le grotte di Chiafura hanno sempre un fascino immenso; ma anche l’atmosfera antica della Farmacia Cartia, tra vasi, provette e albarelli, non ha mancato di far innamorare i visitatori.
Tra debuttanti: Cefalù di fatto, ha potuto contare solo sulla giornata di domenica, ma ha messo insieme un bellissimo successo da 912 presenze, soprattutto legate ai percorsi e ai siti arrampicati sulla Rocca. Erice ha aperto i suoi tesori: soprattutto tra la sontuosa bellezza di Casa Santa di Sales e l’intellettuale Torretta Pepoli, si sono raccolti oltre cinquecento visitatori.