Salvalarte accende riflettori sul Mandralisca

E domenica la settima edizione della manifestazione fa tappa a Gangi per tutelare il Calvario

Anche Salvalarte si schiera a fianco del Museo Mandralisca di Cefalù, che rischia la chiusura per mancanza di fondi.  Nell'ambito della ‘veterana' tra le iniziative di Legambiente nel settore beni culturali, nata con l'obiettivo di segnalare le emergenze monumentali a rischio e promuovere una campagna di sensibilizzazione per attivare i meccanismi per il loro recupero, il Comune di Cefalù ha deciso di dedicare la giornata di mercoledì 24 aprile a una serie di incontri e iniziative per salavre il suo museo. La manifestazione sarà articolata in due momenti: alle 11 il convegno "Il Mandralisca non deve chiudere", a cui prenderanno parte anche l'assessore e il dirigente generale dell'assessorato regionale ai Beni culturali e all'Identità Siciliana, oltre a numerosi esponenti del mondo politico e culturale; mentre alle 16 è prevista la presentazione del progetto "Il sistema museale pubblico della città a rete Madonie – Termini". Per il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, "il Museo Mandralisca è la prima istituzione culturale della città e, insieme al Duomo normanno e alla Rocca, costituisce un vero e proprio patrimonio della intera umanità. Per questo, l'amministrazione comunale farà di tutto per scongiurarne la chiusura".
E domani, domenica 21 aprile, la settima edizione di Salvalarte Madonie farà tappa a Gangi. Qui il sito sotto i riflettori sarà il Calvario del quartiere Santa Maria. "La campagna in difesa dell'arte negata a Gangi su nostra proposta – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – ha voluto mettere sotto la lente d'osservazione un luogo simbolo come il Calvario, che per l'occasione, domenica 21 aprile, rimarrà fruibile al pubblico dalle 9 alle 13".

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