“I Parchi archeologici li faremo, nella convinzione che possano contribuire a dare un futuro ai giovani siciliani, creando lavoro e sviluppo sociale ed economico”. Lo ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali Sebastiano Tusa, intervenendo a Firenze all’incontro su ‘Sosteniblità e Accountability, un nuovo modello per le eccellenze archeologiche’ organizzato da Coopculture nell’ambito di TourismA 2019. L’intervento dell’assessore ha preso le mosse dall’esperienza del Parco archeologico di Agrigento, della cui esperienza si è detto “molto felice”.
“Purtroppo – ha aggiunto – siamo ancora in ritardo rispetto alla Legge del 2000 che istituisce 20 parchi archeologici regionali. Ancora non è stata attuata completamente ma andremo avanti, nella convinzione che la formulazione del parco archeologico realizza un sistema virtuoso che è sotto gli occhi di tutti. A cominciare dai vantaggi economici ma anche sociali che sono formidabili. L’aspetto sociale ha aggiunto – è fondamentale: intorno a questa esperienza sono nate molte attività collegate, un indotto economico che ha fatto sì che il parco sia oggi pienamente accettato da tutti”.
Tusa ha poi spiegato che nella prima fase di sviluppo dei nuovi parchi si cercherà di realizzare una compensazione per sostenerli nella fase di avvio. Per questo la finanziaria regionale ha previsto che il 20% degli introiti dei parchi sarà destinato a un fondo di solidarietà per gli altri parchi che stanno nascendo. “Abbiamo poche risorse – ha concluso Tusa – ma attraverso la virtuosità dei parchi possiamo affrontare il tema della loro valorizzazione, nella convinzione che quanto realizzato si spalmerà sul territorio anche grazie al virtuoso rapporto pubblico/privato che già ha dato i suoi frutti”.
A TourismA, la Regione Siciliana ha partecipato con un proprio spazio espositivo che ha messo in vetrina i beni culturali dell’Isola e tutte le possibilità di visita e fruizione. Aree e Parchi archeologici, aree monumentali, musei, gallerie, biblioteche. Ma oltre al materiale promozionale e divulgativo realizzato dal Centro regionale inventario e catalogazione, la novità è stata data dalla possibilità di effettuare un tour virtuale nei venti siti culturali siciliani di maggiore attrattività grazie a una tecnologia di realtà aumentata nell’ambito del progetto Sicilia virtual museum.