Sono due gli itinerari interregionali che Sicilia e la Calabria presenteranno ad Aurea 2016, Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette, in programma dal 20 al 22 ottobre in entrambe le regioni.
‘Culti e culture’ vede capofila la regione Sicilia e propone l’Arberìa, cioè l’insieme delle aree geografiche dell’Italia meridionale alla quale appartiene la minoranza etnico-linguistica albanese d’Italia. Il forte attaccamento al rito religioso greco-bizantino, di matrice orientale, unito alla condizione di profughi dalla madrepatria, è stato per secoli il baluardo d’elezione di tutta la cultura arbëreshë, proprio nella terra italiana culla del Cristianesimo mondiale. Un fil rouge alla scoperta sia delle icone sacre e delle chiese, sia dell’alimentazione e della gastronomia, soprattutto legata alle pietanze rituali di alcune feste tradizionali.
La Regione Calabria, invece, guida l’itinerario naturalistico. Qui, il collante tra le due regioni è rappresentato dalle attività all’aria aperta mettendo in rete operatori turistici dell’offerta con l’obiettivo di realizzare un itinerario turistico interregionale che abbia come filo conduttore la possibilità di fruire delle aree naturali protette, non solo in termini educativo-didattico, ma anche in termini dinamici, ovvero con il cosiddetto segmento turistico della vacanza attiva.
“Calabria e Sicilia sono due regioni piene di storia, di arte, cultura e archeologia ed è per questo che abbiamo deciso di fare un percorso insieme che avrà il suo apice proprio in occasione di Aurea – ha detto Pasquale Anastasi, dg Dipartimento Turismo Regione Calabria – Parliamo di due regioni i cui territori rappresentano il 30 per cento del patrimonio nazionale”.
“Stiamo portando avanti congiuntamente una serie di progetti che, da qui a poco, troverete in pacchetti turistici comuni sui segmenti di turismo naturalistico e religioso: dalle feste popolari, alle rappresentazioni sacre, ai parchi naturali”, ha aggiunto Sergio Scaffidi, referente Progetti Speciali Dipartimento Turismo Regione Sicilia.