Il 2014 sarà un anno nero per il comparto crocieristico catanese. Per via di una riduzione di un terzo del numero delle navi da crociera in transito a Catania rispetto al 2013, sono attesi appena 75 mila crocieristi. Tutta colpa del costo complessivo degli approdi, dovuto anche all'alto onere del conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani, che ha spinto le compagnie verso i porti di Palermo e Messina.
Una grana che l'amministrazione comunale vuole provare a risolvere. Per questo motivo, nei giorni scorsi il sindaco Enzo Bianco ha incontrato il commissario straordinario dell'Autorità portuale Cosimo Aiello; il comandante dell'Autorità marittima ammiraglio Domenico De Michele, e Roberto Perracchio e Antonio Di Monte, rispettivamente presidente e direttore della Cct (Catania cruise terminal), società di gestione dell'approdo turistico catanese.
"Stiamo mettendo a punto – ha annunciato Bianco – un piano organico per riportare a Catania le grandi compagnie di navigazione e puntare a far diventare il nostro porto anche stazione di partenza delle crociere".
Inoltre il Comune si è detto disponibile a esaminare varie possibilità che consentano all'Autorità portuale di abbassare questi costi. È stato stimato che la riduzione potrebbe essere anche del 30%, rendendo così competitivo il costo degli approdi.
Per rendere appetibile Catania, inoltre, bisognerà promuovere le sue tante attrattive turistiche e migliorare l'accoglienza dei croceristi nel porto di Catania tramite la realizzazione di passerelle coperte e soprattutto dotate, per evitare i disagi dell'estate, di impianto di nebulizzazione.
I programmi saranno pronti per il meeting mondiale della crocieristica che si svolgerà a Miami nel mese di marzo. "Prima di quella data – ha assicurato Bianco – dovremo avere le idee chiare per presentarci con un progetto definito e che possa convincere gli addetti ai lavori".
Sono state dunque programmate tre specifiche riunioni tra Comune, Autorità portuale, Autorità marittima, Cct, Servizi tecnico-nautici e conferitori dei rifiuti.