La provocazione di Missineo: raccogliamo tutte le opere della Sicilia in un unico museo regionale

“Chiudiamo tutti i musei siciliani e ne facciamo uno solo, enorme e spettacolare. È importante investire sullo storytelling dei siti, visto che i tour operator sono sempre meno utilizzati per organizzare viaggi e spostamenti. Inoltre, continuare a fare fiere e pubblicità come si faceva dieci anni fa è inutile. Sono soldi sprecati. Bisogna cambiare registro, altrimenti continueremo a farer cinque milioni di visitatori come facciamo da decenni”. A lanciare la provocazione è stato Sebastiano Missineo ceo di Strateghia, nonché esperto di sistemi culturali ed ex assessore regionale, nel corso del confronto tra pubblico e privato organizzato da CulturMedia ieri mattina all’Orto Botanico di Palermo. Un confronto particolarmente partecipato da cui è emerso anche che i due principali aeroporti dell’Isola si attendono un incremento di traffico incoming ma anche che nel 2025 ci saranno treni più veloci tra Palermo e Catania. Come ha promesso l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che ha raccolto sollecitazioni e presentato nuovi progetti agli operatori della cultura intervenuti all’incontro.

“Stiamo lavorando sul territorio, formando 160 nuove guide turistiche specializzate nel turismo religioso – spiega l’assessore Manlio Messina -, ma vanno trovate anche altre strade; penso ai viaggiatori sportivi, al turismo slow, a quello congressuale per il quale mancano strutture di accoglienza adeguate. Abbiamo invitato 100 blogger a raccontare la Sicilia”.

I due maggiori aeroporti dell’Isola sono già avanti, e investono sulla promozione di siti archeologici e luoghi Unesco per “convincere” i turisti a scoprire la Sicilia anche fuori stagione: sono d’accordo sia l’aeroporto di Palermo che quello di Catania che vantano una crescita media tra il 7,5% (Catania) e l’8% (Palermo). E lo scalo del capoluogo attende a maggio l’arrivo di United: è la prima volta che una compagnia americana sbarca a Palermo.

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