Tutta colpa dei voucher. In un momento difficile come quello attuale per l’economia, a soffrire pesantemente è soprattutto il turismo e chi ci lavora. Ma anche chi si ritrova con voli e viaggi cancellati e già pagati non sta passando un bel periodo… E così il tema dei rimborsi legato alle cancellazioni ha fatto scattare la scintilla tra agenzie di viaggio da una parte e clienti dall’altra.
“In una situazione così drammatica di emergenza globale – dice Toti Piscopo, presidente di Federturismo Sicindustria Palermo –, una cosa da evitare accuratamente è la guerra tra consumatori e intermediatori. In questo caso, infatti, è bene sottolinearlo, le somme versate come anticipo dai clienti non li ha l’agenzia, ma il tour operator, oppure nel caso di pacchetto non intermediato ma organizzato direttamente dall’agenzia, l’hotel e la compagnia aerea. E quando l’agenzia di viaggio rimborsa con un voucher è perché questo è quello che viene fornito all’agenzia. Sicuramente imporre solamente la soluzione del voucher, piuttosto che il rimborso, è una interpretazione a senso unico, ma non è l’agenzia di viaggio a potere decidere”.
“Il settore delle agenzie di viaggi e dei tour operator – aggiunge Piscopo – è in ginocchio, alle prese con le innumerevoli cancellazioni, particolarmente per tutto il segmento del turismo scolastico, in un periodo in cui per partecipare alle gare le agenzie sono state costrette a un impegno economico non indifferente, a fronte di aggiudicazioni mai avvenute e sospese per l’emergenza. Il risultato è una doppia crisi: quella legata al fatturato e quella legata alla liquidità. Per questo – conclude – è il momento di sostenerci a vicenda creando una catena del valore capace di fare rialzare la testa a un settore fondamentale della nostra economia nel miglior modo possibile e nel più breve tempo possibile”.