In Sicilia c’è un esempio virtuoso di ospitalità accessibile. Si trova a Linguaglossa ed è stato interamente finanziato con i fondi dei soci Lions. “Il nostro – spiega Francesco Mancuso, coordinatore del Campus Concettina di Linguaglossa – è un campus dedicato al turismo accessibile in grado di ospitare contemporaneamente 10 giovani in sedia a rotelle. Da 7 anni siamo una delle pochissime strutture che in Sicilia hanno sposato il concetto di turismo accessibile a 360 gradi ma non vogliamo sostituirci ai tour operator. La fragilità non è solo la carrozzina, è la schizofrenia, e noi vogliamo cercare di creare un turismo per tutti. Lo staff fa un’analisi dettagliata per realizzare un pacchetto vacanza che risponda alle esigenze di ciascun ospite. Svolgiamo 60 attività. In questi anni abbiamo ospitato 480 ragazzi nel nostro campus il cui concetto è ‘ritrovarsi in famiglia’. Siamo riusciti a portare ragazzi in carrozzina a 3 mila metri sull’Etna e quest’anno il Parco avventura di Milo ha deciso di realizzare al più presto un percorso accessibile a tutti”.
“Una struttura ad alto gradimento che sarà presto affiancata dal convento di San Tommaso, dotato di 80 camere. Una struttura che già ospita turisti della terza età ma che sarà presto resa accessibile al pari del Campus”, aggiunge Mario Indelicato, vicepresidente della Cooperativa San Tommaso.
Di turismo accessibile si parlerà anche a Bergamo nell’ambito di #NF15, manifestazione borsistica dedicata al turismo. Qui, venerdì 25 settembre, alle 10, è in programma l’Open Forum “LIBERI DI: Bellezze italiane per il turismo accessibile”. La città lombarda è infatti la seconda tappa del primo meeting itinerante dedicato al turismo accessibile promosso dallo Skal International Italia insieme al quotidiano di turismo Travelnostop.com la cui prima tappa si è svolta a Palermo lo scorso 10 settembre.