A Palermo udienza su ricorso contro apetaxi

Il Tribunale si è riservato sulla richiesta del provvedimento cautelare di sospensione

Primo round oggi nella terza sezione del Tar di Palermo tra gli avvocati dei tassisti palermitani e quelli dell'amministrazione comunale dopo il ricorso sulle autorizzazioni rilasciate alle 'apetaxi'. Per gli avvocati difensori dei tassisti, "la posizione assunta dal Comune, il quale intende definire protettivo e non distruttivo nei confronti dei tassisti il provvedimento impugnato, appare paradossale, incongrua e contraddittoria". Tale contraddittorietà, sostengono i difensori dei tassisti, appare eclatante se si considera che proprio il Comune, nel sostenere la diversità tipologica del servizio urbano previsto dalla legge, dispone delle regole (art. 22 della delibera impugnata) consentendo alle motocarrozzette un servizio di piazza, disapplicando la normativa che impone alle auto a noleggio con conducente il parcheggio obbligatorio nella apposite autorimesse (con partenza a seguito di apposita chiamata), senza soste nelle aree urbane.
La difesa dei tassisti ha concluso che "essi si trovano in uno stato di disperazione, non perché sia diminuito il loro reddito, ma perché è venuta a mancare quasi totalmente la richiesta del loro servizio per il sopravvento delle motocarrozzette sia legalizzate che abusive; con la consapevolezza che l'abusivismo è cresciuto notevolmente a seguito della parziale legalizzazione". Il Tribunale si è riservato sulla richiesta del provvedimento cautelare di sospensione.

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