venerdì, 22 Novembre 2024

Aapit, la sorte dei lavoratori “non è in ballo”

In una nota la posizione delle sigle sindacali dell’Aapit di Palermo

In merito al grande dibattito sullo scioglimento delle Aapit, le organizzazioni sindacali dell’Aapit di Palermo in un documento congiunto a firma di Cobas, Cobas P.I., Siad, Cisl e Uil, che riceviamo e pubblichiamo, scrivono: “Il personale delle Aapit è già transitato nei ruoli della Regione Siciliana come previsto dalla L.R. 10/2005 e successive modifiche/integrazioni e sono in corso di definizione i provvedimenti di inquadramento da parte dell’Assessorato Regionale alla Presidenza per i quali la commissione bilancio dell’Ars ha già stanziato le risorse necessarie. Per sollecitare gli inquadramenti il personale dell’Aapit ha presentato un ricorso legale perchè stanco di fare da ostaggio fra Regione e Province Regionali in una situazione di precarietà sia stipendiale che professionale. E per i lavoratori non è una soluzione quella di continue proroghe durante le quali i commissari liquidatori (spesso ex presidenti delle Aapit!?) continuano a svolgere attività anche su delega e con ingenti risorse finanziarie trasferite dalla Province Regionali che riguardano programmi da svolgere nel 2007. Tutto ciò nonostante la legge prevedeva la soppressione delle Aapit “entro e non oltre il 30 Giugno 2006” e con semplici delibere di giunta regionale “il termine di legge” sia stato prorogato prima al 31/12/2006 e recentemente di ulteriori 3 mesi. Sicuramente va pensata una nuova riforma del turismo, perché la riforma esitata dall’Ars continua a creare sovrapposizione di competenze fra la Regione (23 servizi distribuiti nel territorio) e le Province Regionali che tra l’altro sono al centro di un dibattito nazionale che ne prevederebbe lo scioglimento. Forse va pensata, come già è stato fatto in altre regioni, una riforma che preveda l’istituzione di un’unica azienda regionale che abbia tutte le competenze pubbliche in materia di turismo e con uffici e servizi dislocati nel territorio in zone turisticamente omogenee. Ma una vera riforma non si può fare frettolosamente fra una proroga e l’altra in pochi mesi e soprattutto a danno della sicurezza e della serenità di lavoratori da oltre 25 anni impegnati nel settore il cui inquadramento nei ruoli della Regione è ormai diritto acquisito che garantisce ai dipendenti delle disciolte Aapit la continuità del trattamento giuridico, economico e di quiescenza finora goduto”.

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