Ad Agrigento un B&B su due è abusivo, controlli a tappeto

O non sono iscritti alla piattaforma della Questura, che serve per comunicare i nominativi degli alloggiati, oppure non comunicano nulla. Tantissimi, poi, quelli totalmente abusivi. I poliziotti dell’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, da qualche settimana ormai, stanno controllando i B&B di Agrigento. E hanno scoperto che uno sue due è abusivo. Su una

cinquantina di B&B controllati finora ben 25 sono risultati non in regola.

“Ci sono bellissimi B&B, sui quali hanno investito fior di quattrini, ma non hanno mai regolarizzato la loro posizione – ha commentato il dirigente della sezione ‘Volanti’ Francesco Sammartino su www.agrigentonotizie.it – e non comprendiamo proprio il perché. Mettersi in regola non costa nulla.

Chi deve aprire un bed and breakfast deve consumare tre passaggi – continua Sammartino – presentare una scia al Comune, recarsi al Libero consorzio e farsi rilasciare una determina per la classificazione di quella struttura e poi recarsi alla Questura di Agrigento per ottenere user id e password che consentono di comunicare i nominativi delle persone che alloggiano nella struttura ricettiva. Spesso questi passaggi erano totalmente ignorati, tanto che diversi B&d risultavano totalmente sconosciuti agli enti pubblici e allo Stato, non avendo mai comunicato nulla in tal senso. Le attività di verifica – conclude – proseguiranno anche per verificare quelle strutture che invece potrebbero trasferire solo parzialmente le informazioni dovute”.

Ma i controlli non si fermeranno alla città dei templi. “A breve – annuncia il commissario capo Francesco Sammartino, dirigente della sezione ‘Volanti’ – controlli dello stesso genere verranno estesi a tutta la provincia”.

Soddisfazione ha espresso Francesco Picarella, presidente regionale di Confcommercio Sicilia. “I controlli della polizia non solo rassicurano quanti fanno bene il proprio lavoro, in regola con le normative vigenti, ma riportano alla luce un tema che a noi sta assai caro. Occorre che le strutture ricettive in regola siano dotate da parte degli organi competenti di un codice identificativo. Questo a tutela dei consumatori ma anche dei gestori in regola”.

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