“L’aereo è rimasto senza carburante, tanto da non poter effettuare il decollo per Roma, ma la compagnia sapeva perchè era stata informata dall’aeroporto che l’unico aviorifornitore dello scalo aeroportuale è sequestrato. Eppure ci ha abbandonati per 15 ore fino a che, solo dopo nostre sollecitazioni nei confronti dell’Ast, la società di gestione di Lampedusa ha chiesto e ottenuto dalla Procura della Repubblica di Agrigento, il momentaneo dissequestro della cisterna per consentire all’aereo di riempire la fusoliera e prendere quota verso la capitale”. E’ questa la versione dei fatti raccontata a Travelnostop.com da una passeggera dell’aereo Vueling rimasto a terra a Lampedusa (vedi news).
“Siamo stati ospitati negli alberghi dell’isola a spese della stessa società che gestisce l’aerostazione lampedusana – ha precisato Stefania -. Quindi siamo riusciti a ripartire nel pomeriggio, ma non perchè Vueling abbia mandato un altro aereo ma solo perchè, dopo le nostre innumerevoli proteste, è stato dissequestrata temporaneamente la cisterna per il rifornimento di carburante. E di questo ringraziamo i vertici di Ast Aeroservizi che ci hanno assistito per tutto il tempo in cui siamo rimasti bloccati”.
La nostra redazione ha anche interpellato l’ufficio stampa di Vueling ma la compagnia, almeno per il momento, ha deciso di non rilasciare alcuna dichiarazione.