Un sit-in di protesta è stato organizzato questa mattina dai dipendenti Alitalia dell’aeroporto di Palermo davanti al municipio del capoluogo siciliano. I lavoratori, sostenuti dai sindacati, chiedono che il Falcone-Borsellino non sia declassato nel piano della Cai e vogliono incontrare il sindaco Diego Cammarata perché si faccia promotore delle loro richieste. Il piano prevede, secondo i sindacati, il taglio di 160 posti su un organico di 220 dipendenti per i servizi di terra, di cui 46 precari. Intanto proprio ieri il sindaco Diego Cammarata aveva mostrato attenzione sulla vicenda dei lavoratori dello scalo siciliano. “Chiamerò a raccolta i parlamentari eletti a Palermo – aveva detto Cammarata – per le valutazioni e le iniziative da assumere in difesa dell’aeroporto, della città e della sua economia”. Frena, però, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Micciché, secondo cui è necessario evitare inutili allarmismi “perché, ad oggi, non c’è nessun documento ufficiale di Cai che prevede la marginalizzazione dello scalo di Punta Raisi”. Dello stesso parere anche Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti della Camera: "Solo quando verrà ufficializzata la strategia per lo sviluppo dello scalo di Punta Raisi da parte della nuova Alitalia la politica potrà intervenire in difesa del territorio e dei lavoratori palermitani. Per ora è bene lasciare lavorare Cai nella massima tranquillità senza generare inutili allarmismi".