Altri 7 fari siciliani aspettano di cambiare look: a settembre il nuovo bando

Con 7 fari e altri due beni di diversa natura messi al bando, la Sicilia è tra le regioni protagoniste del secondo bando per l’affitto di 20 beni di proprietà dello Stato tra fari, torri ed edifici costieri, che saranno recuperati e trasformati in strutture ricettive, hotel o resort di lusso.

Il progetto rientra nel più ampio circuito ‘Valore Paese’ e porterà ad investimenti di 6 milioni di euro per riqualificare le strutture e ad una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni.

I beni coinvolti nel bando, che uscirà a settembre, sono il Faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo, il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria, il Faro di Capo Mulini ad Acireale. il Faro di Capo Milazzo e il Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina. Inoltre, il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, lo Stand Florio a Palermo, il Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia e il Faro di Riposto.

Appena il mese scorso si era conclusa la prima edizione del bando che aveva visto aggiudicati 4 fari siciliani. In particolare, il Faro di Brucoli ad Augusta sarà utilizzato da Azzurra Capital srl come punto di accoglienza turistica associato ai prodotti eno-gastronomici locali. Il Faro Capo Grosso di Levanzo diventerà un resort in cui ospitare workshop di cucina, fotografia, eventi, escursioni e attività legate alla vela, alla pesca e allo yoga, nelle intenzioni di Lorenzo Malafarina.

Per il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica, la società Sabir Immobiliare ha proposto un progetto di accoglienza sul modello foresteria in cui sviluppare momenti dedicati alla formazione, allo studio e all’intrattenimento. Infine il faro di Murro di Porco a Siracusa è stato assegnato a Sebastian Cortese, che ha proposto un modello di business articolato su vari fronti: ristorazione, marketing, congressi, eventi e 14 posti letto tra suite e boutique apartment.

www.agenziademanio.it/opencms/it/ValorePaese/faritorriedificicostieri 

editore:

This website uses cookies.