Baia Samuele e Marsa Siclà rinunciano al riesame

Alle due strutture del ragusano contestato traffico illecito di rifiuti

Hanno rinunciato al riesame i difensori delle società che gestiscono Marsa Siclà e Baia Samuele, le due strutture turistiche di Sampieri, nel ragusano. La novità è emersa ieri a Catania dove erano stati fissati i procedimenti davanti ai giudici del Tribunale del Riesame. I legali delle due società di gestione dei villaggi turistici hanno messo in atto una sorta di strategia, ovvero rinunciare al "riesame" per evitare che si possa formare un giudicato cautelare che, se negativo, rappresenterebbe un ulteriore ostacolo quando si ripresenteranno dal Gip del Tribunale di Modica.
Le strutture e i mezzi furono sequestrati a seguito del decreto preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Catania sulla scorta delle indagini che avevano tratto origine dai ripetuti episodi di inquinamento del mare riscontrati, soprattutto nella stagione estiva, nel tratto di costa in corrispondenza della spiaggia di Sampieri e della "Fornace" di Punta Pisciotto. Alle parti non viene però contestato il reato di inquinamento bensì l'ipotesi di traffico illecito di rifiuti, in particolare reflui fognari.

 

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