Balneari, Di Betta: concessioni almeno di 5 anni

L’auspicio dell’assessore dopo che Gnudi ha annunciato che non chiederà deroga all’Ue

Il ministro del Turismo Piero Gnudi lo ha detto chiaramente: non intende chiedere una deroga all'Unione europea sull'entrata in vigore della direttiva Bolkenstein, che liberalizza le concessioni balneari a far data dall'1 gennaio 2016. Una presa di posizione di cui si rammarica Sebastiano Di Betta, assessore regionale al Territorio, che nei giorni scorsi ha avviato un percorso a "burocrazia zero" per il rilascio delle concessioni demaniali marittime a finalità turistico ricreative. "Auspico, almeno – osserva – che venga modificato il decreto legislativo 59 del 2010 per il recepimento della direttiva, affinché si preveda che la durata delle concessioni sia almeno di cinque anni, in linea con quanto previsto dalla normativa fiscale in Italia". Secondo Di Betta, "si dovrebbe prevedere, come già fatto in occasione della liberalizzazione dei servizi pubblici, che qualora l'aggiudicatario della concessione sia diverso dal vecchio gestore, il nuovo operatore prenda in carico i beni strumentali, ma soprattutto che i lavoratori vengano salvaguardati, e quindi presi in carico, dal nuovo gestore. E' assolutamente necessario – conclude Di Betta – insediare presso il ministero il tavolo tecnico nazionale sul tema delle concessioni marittime demaniali, alla stregua di quanto si sta facendo in Sicilia su indicazione del presidente Lombardo. Soltanto così potremo affrontare rapidamente le problematiche dl settore ed evitare che collassi un pezzo importante di imprenditoria italiana".

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