Belcuore: trasformare il Carnevale di Acireale in prodotto turistico

Antonio Belcuore è entrato a far parte del cda della Fondazione Carnevale di Acireale. Con un obiettivo: dare un’impronta internazionale all’evento, molto noto in Sicilia ma ben poco all’estero. Tanto più che costa circa un milione di euro. Ed ecco perché Belcuore ha già in mente di farlo diventare un prodotto turistico.

“L’unico Carnevale d’Italia che ha turisti residenti – ha detto intervistato da blogtaormina.it – è quello di Venezia. Gli altri, Viareggio, Cento, Putignano, sono carnevali non residenziali. Questo vuol dire che non c’è un movimento turistico legato a quel Carnevale. Ecco la sfida che dobbiamo affrontare, ma nelle condizioni attuali, senza avere un prodotto, sarà impossibile vincerla. La tradizione, per invertire la tendenza, potrebbe affiancarsi all’internazionalità e attirare viaggiatori da diverse parti del mondo. Un esempio potrebbe essere un carro disegnato da un grande designer e realizzato dalla bravura degli artigiani acesi”.

Secondo Belcuore, direttore dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Taormina dal 1994 al 2013, che oggi dirige il Centro per l’Impiego di Acireale, “si potrebbe far diventare un mestiere quello della cartapesta. È questo il modo per creare un prodotto e attirare un mercato estero”.

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