Boom della Sicilia nel 2016, ma Torrisi frena: considerare abusivismo e paura terrorismo

Anno d’oro per il turismo siciliano? Può darsi leggendo i dati e notando i turisti che visitano le città dell’Isola non solo in queste settimane. Ma per Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia, c’è poco da brindare. Innanzitutto per colpa dell’abusivismo. “In Sicilia ci sono almeno 4-5mila strutture abusive – dice Torrisi all’AdnKronos -. In molti casi veri e propri alberghi camuffati da B&B, che derogano al regime previsto per gli hotel, sfruttano la manodopera ed evadono le tasse. Oltre un milione e mezzo di euro, considerando circa 40mila presenze giornaliere che sfuggono alle statistiche ufficiali e 40 euro al giorno a persona. Il sommerso in Sicilia la fa da padrone eppure la politica resta sorda davanti a quest’emergenza, che denunciamo da tempo e che sta massacrando chi opera nel rispetto della legge”.

Inoltre, secondo Torrisi il boom di turisti in Sicilia “potrebbe essere un effetto della crisi che investe un’ampia area del Mediterraneo, con alcuni Paesi massacrati dalla guerra e dal terrorismo. Io mi auguro di sbagliarmi, ma il rischio c’è”. Insomma, secondo Torrisi, “nell’Isola potrebbero essere stati deviati i flussi sfuggiti dalle zone interessate dal fenomeno terrorismo come la Turchia, la Tunisia o il Mar Rosso, con la conseguenza che i dati positivi registrati quest’anno siano legati a fattori congiunturali e non a una crescita reale”. 

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