Calcestruzzo depotenziato nel porto di Balestrate, 7 arresti

Al momento nessun rischio di cedimento della struttura, che non è stata dunque sequestrata

Doveva essere il fiore all'occhiello della provincia di Palermo, un porto turistico nel cuore del golfo di Castellammare. E invece, dopo anni di polemiche e ritardi nei lavori, arrivano anche degli arresti: le indagini dei carabinieri del Gruppo Monreale e una consulenza disposta dalla Procura di Palermo hanno accertato che il porto di Balestrate è stato realizzato con calcestruzzo depotenziato. Per questa ragione, il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Francesco Del Bene ha chiesto e ottenuto sette ordinanze di arresti domiciliari. Riguardano l'imprenditore Benny Valenza, il fornitore del calcestruzzo, ma anche i funzionari e i professionisti che avrebbero dovuto vigilare sulla corretta esecuzione dell'opera. Il provvedimento è stato notificato a un funzionario del Genio civile di Palermo, settore opere marittime; a due assistenti ai lavori e a tre componenti della commissione di collaudo nominata dalla Regione. I reati contestati vanno dalla frode in pubbliche forniture alla truffa, al falso materiale ed ideologico.
I tecnici nominati dalla Procura hanno stabilito che al momento non c'è alcun rischio di cedimento della struttura, che non è stata dunque sequestrata. Ma l'opera resta comunque sotto osservazione e presto potrebbero essere necessari lavori di ristrutturazione.
Il porto di Balestrate è una delle incompiute simbolo della Sicilia: l'opera fu prevista circa cinquant'anni fa, e fino ad oggi per i lavori sono stati spesi quasi 30 milioni di euro. Ma il porto non è ancora entrato pienamente a regime.

 

editore:

This website uses cookies.