venerdì, 3 Maggio 2024

Confesercenti rilancia il proprio ruolo nel turismo

Un convegno per valorizzare il micro sistema imprenditoriale

“E’ vero la legge di riforma del turismo già predisposta e largamente condivisa dalle categorie imprenditoriali non è ancora stata presentata ma solo perché la giunta non si è riunita”. Lo ha detto Titti Bufardeci, assessore regionale al Turismo nell’ambito del convegno organizzato da Confesercenti dal titolo “Con il turismo la Sicilia fuori dalla crisi” che si è svolto ieri a Palermo nel corso del quale è stato presentato il Documento programmatico per la competitività delle imprese turistiche in Sicilia realizzato in collaborazione con Artù, associazione ricercatori turismo. “Tale iniziativa – ha spiegato Giovanni Felice, presidente Regionale Confesercenti – è solo l’inizio di un progetto il cui obiettivo è quello di rilanciare l’intero sistema economico produttivo puntando sulle reali risorse e sul vero potenziale della Regione dove il binomio turismo-commercio non può che rappresentare l’asset strategico principale per creare sviluppo e ricchezza”. Dopo la lucida e puntuale analisi sulla situazione del turismo in Sicilia, fatta da Antonio Purpura ad apertura dei lavori, si sono registrati diversi interventi tra cui quello di Francesco Andria, presidente del corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici all’Università di Palermo, che ha sollecitato il mondo della politica, ad adottare la politica del fare, dicendosi convinto che ormai le analisi sono chiare per tutti e che comunque è necessario fare anche le piccole cose.
 Nel corso della convention è intervenuto anche Giovanni Ruggieri, presidente Otie, secondo cui “il comparto alberghiero in Sicilia con 113 mila letti è in grado di produrre in un anno 41 milioni di notti. Nonostante la grande potenzialità – ha spiegato Ruggieri – sono quasi 30 milioni le notti ad oggi non vendute e quindi perdute. Questi cold beds (letti freddi) rappresentano un inefficienza per l’intera economia del turismo della Regione”.
Anali condivise da Bufardeci che ha però voluto sottolineare come le difficoltà del momento, rese ancora più complesse da trent’anni di problemi irrisolti, rendono necessaria un’alleanza strategica tra pubblico e privato.
I lavori sono stati conclusi  dal presidente nazionale Assoturismo, Claudio Albonetti, che ha sottolineato con fermezza la necessità di rilanciare il settore del turismo in Sicilia e nel Paese. “Per questo – ha detto – occorre ripristinare le condizioni per fare crescere i redditi di impresa. E il governo deve dimostrare di essere in grado di sostenere il sistema imprenditoriale locale, prima di tutto attraverso misure volte a razionalizzare il peso fiscale che rende impossibile lo sviluppo e la stessa sopravvivenza delle realtà imprenditoriali”.

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