Consorzio Valle dei Templi: no al rigassificatore

La sua costruzione impedirebbe lo sviluppo turistico di Porto Empedocle

No alla costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle, che dovrebbe sorgere in un’area prospiciente la casa natale di Luigi Pirandello e adiacente al Parco archeologico della Valle dei Templi. Così Gaetano Pendolino, presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi, ribadisce la propria posizione in merito “poiché l’impianto limiterebbe e impedirebbe definitivamente un’adeguata riqualificazione dell’intera area proiettabile verso lo sviluppo del turismo, unica risorsa sulla quale l’intero comprensorio della Valle dei Templi da anni sta orientando i propri sforzi progettuali ed economici”. Secondo Pendolino, infatti, si limiterebbe la possibilità di utilizzo della vastissima area Water Front. “Se si considera che da recenti indagini è emerso che circa l’80% delle navi da crociera che attualmente attraversano il mediterraneo possono attraccare al molo di Porto Empedocle, si capisce che lo sviluppo è possibile certamente senza il rigassificatore e che lo stesso può rappresentare solo ed esclusivamente un potenziale ostacolo e non un’opportunità. Inoltre, il Porto, adeguatamente collegato attraverso la linea ferroviaria trasformabile in metropolitana di superficie alla Valle dei Templi ed al centro di Agrigento può rappresentare il vero volano di sviluppo. Se si aggiunge, poi, la possibilità di realizzare un porticciolo turistico, già previsto dal piano del porto attualmente vigente, in prossimità della ormai quasi restaurata Torre Carlo V, probabile sede di un Museo del Mare, e se a ciò si aggiungessero alcune strutture di grande richiamo quali Acquario e Centro di Restauro dei beni archeologici, allora si avvierebbe un percorso che certamente sarebbe di gran lunga più produttivo per la città marinara e per l’intero comprensorio della Valle dei Templi. Senza contare, poi, che l’area industriale, attualmente e da decenni cimitero di impianti industriali dismessi ed interamente da riqualificare, potrebbe rappresentare un autentico polo di attrazione scientifico-turistico”.
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