Video e foto per denunciare la situazione precaria dell’ingresso del parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa nel lato di Triscina. A lanciare l’allarme i sindacati Cobas Codir dopo un sopralluogo. “Abbiamo trovato – dice il sindacalista Michele D’Amico – un ambiente a nostro avviso non proprio pulito, un bar chiuso, i bagni per i visitatori chiusi non potendo essere utilizzati per carenza di pulizia. Nella biglietteria non c’è traccia di arredi. Persino la cassa, dove depositare l’incasso, è fatta con una scatola di cartone. Il sistema di climatizzazione del museo archeologico del Baglio Florio non è funzionante. L’effetto è caldo d’estate e freddo d’inverno. Siamo convinti – aggiunge il sindacalista – che l’ingresso lato Triscina debba essere funzionante, nonostante la carenza di organico del parco e in questa direzione chiederemo l’intervento del dirigente generale ma deve essere rispettato il diritto dei lavoratori a svolgere le proprie mansioni con dignità e nel rispetto delle condizioni igieniche e di salubrità previste, così come l’utenza deve avere garantito il diritto di visitare il parco archeologico più grande d’Europa con standard dignitosi”.
Il dirigente del Parco Enrico Caruso non vuole fare polemica. “Il bar chiuso e i bagni non dipendono da me – dice – Il parco ha solo in comodato d’uso la biglietteria. Tutto il resto dipende dal Comune di Castelvetrano”. Al momento l’amministrazione è retta da una commissione straordinaria dopo lo scioglimento a giugno del Comune per mafia.
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Parco Archeologico di Selinunte, lato Triscina non si può chiudere solo perché non ci sono turisti! Questa non è una giustificazione! Non ci sono turisti? Allora lato Triscina deve essere aperto per estate e per inverno solo come ingresso gratuito per residenti, per giovani e per over 65 anni.