Giambrone lascia la Gesap, in arrivo voli per Mosca, Istanbul e Cina

Dopo 4 anni e mezzo Fabio Giambrone si è dimesso da presidente della Gesap. “Sono stati 4 anni importanti, mi hanno dato emozioni care. Mi sono dimesso per candidarmi alle politiche del 4 marzo. È stata una decisione sofferta, ci ho pensato a lungo”, ha detto Giambrone, nel corso della conferenza stampa per la fine del suo mandato, dopo essersi candidato come capolista alla Camera nelle fila del Pd. Al momento è il vicepresidente Giuseppe Todaro a farne le veci fino alla prossima nomina che dovrà fare il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Ma Giambrone non lascia se non dopo aver annunciato ulteriori novità in termini di rotte. Fra pochi giorni infatti si chiuderanno le trattative per i voli diretti con la Cina e per i collegamenti con Istanbul di Turkish Airlines. Poi oltre al diretto Alitalia con Mosca, ci sarà un altro volo per la capitale russa operato da Pobeda, la low cost di Aeroflot. “Nel 2014 – ha ricordato Giambrone – era difficile parlare con le compagnie aeree, oggi sono loro a cercarci per proporci nuove rotte, siamo diventati appetibili. Ogni anno abbiamo chiuso i bilanci in attivo, da 4 anni abbiamo un controllo serrato dei conti che giornalmente ci fa capire se stiamo sforando. Tra il 2014 e il 2017 sono state programmate opere per 62 milioni, rispettando sempre la data di scadenza e per il 2018 la previsione è di altri 17 milioni di interventi in infrastrutture”.

Dalla manutenzione delle piste al settore arrivi, ai dati sul traffico passeggeri, in aumento: “Nel 2013 il flusso è stato di 4 milioni e trecento, nel 2017 invece sono stati quasi sei milioni i passeggeri e per il 2018 è previsto il superamento di sei milioni e mezzo”, ha sottolineato.

“Fabio Giambrone lascia la Gesap, in condizioni impensabili appena quattro anni fa. L’aeroporto di Palermo grazie alla Gesap si è dimostrato parabola della città di Palermo, perché ha vissuto uno straordinario cambiamento culturale. Non c’è al mondo una città che negli ultimi 40anni è cambiata così tanto come Palermo. Preciso poi che la città non ha dovuto sborsare un solo euro per un’azienda come la Gesap che resta pubblica, ha prodotto utili e ha realizzato delle infrastrutture”, ha commentato il sindaco, Leoluca Orlando. E sulla successione il sindaco taglia corto: “State tranquilli , anche questa volta il nome del nuovo presidente della Gesap lo apprendete dopo che lo avrò nominato, mai prima, perché questo è uno dei lussi che si possono permettere le persone libere. Lo scelgo io, sereni”.

“Giambrone ha portato la primavera orlandiana all’aeroporto, la Gesap era fatta da soggetti che erano soliti delinquere, ha fatto una battaglia che gli è costata molto sotto il profilo umano, una battaglia di legalità e trasparenza che fino a 5 anni fa pareva impossibile. Ha salvato la società e i suoi dipendenti. La Gesap stava per subire la revoca dell’incarico di gestione dello scalo, questa azienda aveva ricevuto un avviso su questo, ricordiamo che questo aeroporto perdeva milioni ogni anno”, ha sottolineato il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo.

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