Giro di boa per la Sicilia turistica: le bellezze prevalgono sulle criticità

Prima lo spauracchio della siccità e della penuria di acqua in hotel e B&B, poi i capricci dello Stromboli e dell’Etna, oltre all’abituale problema del caro-voli e alle polemiche per l’aumento dei prezzi dei collegamenti per le isole minori. Neppure la pubblicità negativa di alcune testate straniere che raccontavano la fuga dei turisti dalla Sicilia (vedi news) è servita a far crollare le presenze.

Niente. In attesa dei primi dati ufficiali, si può rilevare che anche questa, come le ultime, potrà essere ricordata come un’estate positiva per il turismo siciliano.

Gli aeroporti di Palermo e Catania, nonostante la chiusura di Fontanarossa il giorno di Ferragosto a causa della cenere lavica, continuano ad accogliere passeggeri, i centri storici delle città e i piccoli borghi, ma soprattutto le spiagge dell’isola continuano a essere presi d’assalto dagli stranieri e non solo.

Dunque, a pochi giorni dalla fine di agosto, come al solito mese “caldo” per il turismo siciliano, classico giro di boa per tracciare un primo bilancio della stagione.

A soffrire di più sono state sicuramente le Eolie, dove la stagione non è mai decollata a causa dell’ingiustificata paura dovuta alle notizie fuorvianti riguardo l’attività vulcanica dello Stromboli, e su cui ha pesato anche un aumento sostanzioso dei prezzi e i disservizi nei collegamenti via mare. Nonostante un buon andamento a giugno, infatti, già a luglio Federalberghi Isole Eolie ha fatto sapere di aver registrato un calo del 40% rispetto allo scorso anno (vedi news) e, stando alle previsioni, anche ad agosto, il calo si aggirerà sul 15-20 %. La notorietà dell’arcipelago però è rimasta immutata anche grazie alla presenza di diverse decine di vip, a partire da quelli presenti a Vulcano per il matrimonio di Diletta Leotta e Loris Karius (vedi news). La maggior parte di loro, a bordo di mega yacht lussuosissimi (la stampa locale ha monitorato la presenza di un centinaio di mega yacht transitati tra le sette isole, tra cui quelli di Jeff Bezos, Mark Zuckerberg e David Beckham), si sono goduti lo splendido mare delle isole non dimenticando anche di scattarsi qualche selfie contribuendo così a promuovere le bellezze della Sicilia.

Tra luci e ombre il turismo nel ragusano: il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, parla di una stagione estiva tra alti e bassi, a cominciare dal mese di aprile quando le presenze registrano grandi numeri che poi diminuiscono nei mesi più caldi per poi registrare un aumento ad agosto che si protrae fino al periodo autunnale.

A brillare come al solito Taormina che continua a catturare un turismo alto-spendente attratto anche dalla presenza dei marchi di lusso nell’ormai sofisticato Corso Umberto. A catturare l’attenzione sono stati soprattutto lo sky bar Louis Vuitton e l’apertura di Dolce&Gabbana nello storico caffè Mocambo (vedi news), segnalati anche da Vogue Italia.

Dall’altro lato dell’Isola, ha funzionato la promozione della Sicilia occidentale anche grazie a serie tv come Makari che hanno rilanciato il turismo in una zona sempre più gettonata, dalla bianchissima spiaggia di San Vito Lo Capo ai tramonti di Marsala.

Persino Agrigento ha retto alle voci che parlavano di turisti in fuga per l’emergenza idrica. I turisti sono arrivati ugualmente e il fascino della Valle dei Templi li ha conquistati anche grazie a un ricco calendario di eventi collaterali. In attesa che durante il prossimo fine settimana vengano registrati due eventi televisivi del trio Il Volo (vedi news) in vista del 2025, anno in cui la città siciliana sarà “Capitale italiana della Cultura”. Un progetto di promozione internazionale realizzato grazie al finanziamento congiunto di Regione Siciliana e ministero del Turismo.

Infine, una tragedia che non avremmo mai voluto vedere e vivere è quella che si è vissuta negli ultimi giorni a Porticello, sul luogo del naufragio del Bayesian: un doloroso naufragio confortato solo da gesti di grande solidarietà della marineria locale e di efficienza di vigili del fuoco e protezione civile che hanno prevalso su chi ha alimentato una sorta di turismo dell’orrore praticato da chi ha fatto a gara per scattare selfie e far girare video da postare sui social con lo sfondo del mare che ha inghiottito il veliero.

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