Gruppi folk già ad Agrigento. Ma la Sagra non c’è

I primi gruppi folk, quelli della Lettonia e del Giappone, sono già arrivati ad Agrigento. Peccato che  non sappiano che il Comune, a corto di quattrini, ha rinviato la Sagra del mandorlo in fiore. Fatto sta che i gruppi vagano nei loro costumi tradizionali per la città non sapendo a chi chiedere rimborsi, vitto e alloggio. Per fortuna, ci sono albergatori come Fabrizio La Gaipa che, di fatto, sta ospitando gratuitamente il gruppo della Lettonia nel suo hotel Costazzurra.
In municipio avevano dimenticato di revocare gli inviti. O ne sono partiti alcuni con la firma falsificata del sindaco. Non è ben chiaro. Dario Danile, presidente di un gruppo folk locale, respinge ogni insinuazione: "Da tre anni penso io agli inviti. Come quest'anno, ma dopo una riunione con 7 dirigenti fatta a dicembre, quando il sindaco mi ha dato il via libera… Poi cambiano le date e non dicono niente". Giustificazione respinta dal primo cittadino Marco Zambuto che teme la circolazione di una sua firma falsificata.
Insomma un invito "a sua insaputa", commenta caustico uno degli albergatori di Agrigento, Vittorio Messina, che è anche presidente della locale Camera di commercio: "Improvvisazione e leggerezza ci fanno perdere di credibilità con i tour operator. Io ho ricevuto la disdetta da 40 giapponesi. Chiederemo i danni al Comune".
Il disguido della data saltata riguarda anche una ventina di bimbi giapponesi che con il loro gruppo avrebbero dovuto esibirsi all'interno della Sagra. Ma per i bimbi del Sol Levante il sindaco Zambuto ha trovato i fondi. E così, pur senza Sagra, faranno spettacolo nelle scuole. Ben più complicato il caso del gruppo della Bulgaria bloccato in extremis con una telefonata a Sofia, mentre stavano per imbarcarsi su un volo per Catania, via Roma. Delusione profonda nel gruppo. E una penale di 3 mila euro da pagare per i voli.

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