Il Frecciabianca arriva in Sicilia ma è polemica: troppo lento e pure costoso

Una Frecciabianca, ma non troppo veloce. Il convoglio che mette in collegamento Palermo, Catania e Messina, ma anche le città interne della Sicilia non pare avere fatto breccia nel cuore dei siciliani. Nonostante l’enfasi della presentazione degli scorsi giorni del nuovo treno, esiste una realtà incontrovertibile: è tutto ancora troppo lento. E persino costoso.
Già, perché al di là del nome, il Frecciabianca di Ferrovie dello Stato non è un treno ad alta velocità. E per raggiungere Catania da Palermo ci vogliono oltre tre ore di viaggio (quattro e un quarto per arrivare a Messina), anche a causa delle numerose fermate. Poi c’è il prezzo. Per l’intero percorso i biglietti costano 34 euro in seconda classe e 46 euro in prima. Per intenderci, con la linea di bus Sais si pagano 14 euro e si raggiunge Catania da Palermo e viceversa in due ore e 35 minuti, con partenze quasi ogni ora.
E la politica non resta in silenzio. Così Pippo Zappulla, segretario regionale di ArticoloUno sostiene: “Siamo tra quanti provano, anche se con grande fatica lo confessiamo, a vedere il bicchiere mezzo pieno e quindi salutiamo positivamente comunque anche il più piccolo passo avanti per dotare la Sicilia di infrastrutture moderne, civili e avanzate. Ma non comprendiamo l’enfasi talmente esagerata da apparire quasi surreale promossa per presentare un treno che da Catania a Palermo ci impiegherà 3 ore e 15 minuti. Nel frattempo, è bene rassicurare i siciliani, che la distanza tra i due principali centri siciliani non è aumentata, sono sempre poco più di 190 Km. Quindi il passo avanti è davvero lentissimo ma scegliamo di salutarlo ugualmente positivamente. Si asserisce che l’obiettivo – aggiungono Zappulla e Landro – è quello di ridurre ulteriormente il tempo di percorrenza fino a 1 ora e 40. Bene, quando sarà raggiunto rappresenterà un altro passo avanti ma ditelo che non si tratta di frecciarossa e di alta velocità ma di modernizzazione e velocizzazione delle tratte e dei percorsi”.

editore:

This website uses cookies.