Anche il mondo turistico siciliano si mobilita contro il rischio trivelle che potrebbe mettere a rischio il futuro dell’Isola. San Vito Lo Capo, Santa Marina Salina, Lampedusa, Favignana e Ustica sono tra le principali località turistiche che hanno già aderito al presidio di Legambiente e Anci Sicilia con i sindaci ‘No triv’ in programma a Palermo venerdì 19 dicembre alle 15.30, davanti a Palazzo d’Orleans.
“La Sicilia e le sue coste pagherebbero il prezzo più alto per lo sblocco di questi progetti di trivellazione – ha detto Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente – un vero e proprio regalo alle grandi imprese petrolifere. Un’ipoteca sul futuro della nostra Isola. Il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando – ha aggiunto Fontana – nei giorni scorsi ha ribadito l’impegno dei comuni siciliani e la partecipazione al presidio, bollando le trivellazioni come un assurdo atto di vandalismo che danneggia lo sviluppo sostenibile della nostra Isola. Perché il petrolio sporca il turismo, che è il vero oro nero della Sicilia”.
Legambiente, Anci Sicilia e i sindaci No Triv chiederanno dunque al presidente della Regione Crocetta di contrastare il provvedimento contenuto nell’articolo 38 dello Sblocca Italia, impugnandolo davanti alla Corte Costituzionale come hanno già fatto altre Regioni.