E' solo del comandante Raul Simoneschi, condannato a un anno e otto mesi, pena sospesa, la responsabilità dell'incidente all'A319 della Wind Jet, in servizio da Roma a Palermo, che il 24 settembre 2010 finì fuori pista nello scalo del capoluogo siciliano. Assolto quindi il primo ufficiale Fabrizio Sansa. Entrambi erano accusati di caduta di aeromobile e lesioni colpose.
L'inchiesta escluse che a provocare l'incidente fosse stato il "wind shear". Per gli esperti nominati dai pm, la causa fu solo un errore umano dei due piloti.
Il volo Wind Jet Roma-Palermo atterrò prima che iniziasse la pista, mandò in frantumi il carrello e finì la sua corsa sul prato. A bordo c'erano 123 passeggeri e sei membri dell'equipaggio. Alcuni riportarono lievi traumi. Agli atti dell'inchiesta anche la concitata discussione tra Simoneschi e il suo vice avvenuta prima dell'atterraggio.
Al processo si sono costituiti parte civile alcuni passeggeri; la Gesap; l'Ansv; la "Fondazione 8 ottobre 2001 per non dimenticare" che unisce i familiari delle vittime della strage di Linate. All'Ansv sono andati 15mila euro così come alla Fondazione 8 ottobre. Per gli altri, il giudice ha rinviato al giudice civile per quantificazione della liquidazione del danno.