Madonie, il feudo Verbumcaudo apre al pubblico con una mostra

Di proprietà della famiglia mafiosa dei Greco, fu confiscato grazie a Falcone

Il feudo Verbumcaudo di Polizzi Generosa, uno dei beni che fu di Michele Greco, riapre al pubblico, nel ricordo e nella memoria di Giovanni Falcone che lo individuò tra i beni da sottoporre a sequestro durante le indagini che portarono poi al maxiprocesso. Inaugurata l'aula didattica museale predisposta dall'assessorato alle Risorse agricole e alimentari, che ospita una serie di pannelli e di foto che ripercorrono la storia del feudo da quando era sede di summit mafiosi, ai giorni della lotta e del riscatto. La mostra ha un particolare valore didattico e educativo perché racconta le vicende degli ultimi trent'anni che hanno portato dapprima al sequestro e poi alla confisca del feudo di proprietà della famiglia mafiosa dei Greco, grazie allo straordinario sforzo investigativo dei magistrati guidati da Giovanni Falcone. Poi la lunga e controversa vicenda di incertezza ed abbandono, con il pericolo della vendita all'asta, risolta nel 2011 grazie all'accordo tra l'Agenzia dei beni confiscati e la Regione per il trasferimento del bene, e l'estinzione del mutuo da parte di quest'ultima a seguito della decisione del Banco di Sicilia di ridurne l'onere finanziario.
Il bene è stato affidato al Consorzio sviluppo e legalità che ha già avviato la coltivazione di grano, ed a settembre prossimo, con il supporto dell'Irvos, saranno impiantati i vigneti per la produzione di rossi e bianchi di qualità nel progetto presentato all'ultimo Vinitaly.
"Si apre una nuova fase per questo bene – ha dichiarato l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao – potrà tornare ad essere produttivo, grazie alle iniziative già in cantiere dell'Istituto dei vini e degli oli di Sicilia, sarà aperto alle scolaresche, grazie alla disponibilità dell'assessore Mario Centorrino che attraverso gli uffici dell'assessorato ne curerà le visite guidate, sarà risorsa delle popolazioni locali, grazie alla cura delle amministrazioni madonite e sarà custodito e curato, grazie alle guardie forestali".

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