“Ma è possibile che i musei siciliani non attraggano turisti? Perché non ci sono picchi alti?” A farsi queste domande è l’assessore regionale ai Beni Culturali, Lino Leanza che ha già trovato anche delle soluzioni al problema. Prezzi troppo alti, pochi turisti, siti archeologici con trecento dipendenti e venti visitatori l’anno, musei che nei prossimi anni dovranno chiudere per lavori in corso (l’archeologico Salinas e la galleria regionale di Palazzo Abatellis). Sono questi i problemi che sta affrontando Leanza e da questi che nasce il suo piano di rilancio: ingresso quasi gratis per i residenti, convenzioni con le istituzioni musicali per organizzare concerti nei musei aperti di notte, un progetto “bambini al museo” con percorsi studiati, e non ultima la razionalizzazione del personale. “Forse non saranno le soluzioni al problema ha detto Leanza ma comunque aiutano a portare più visitatori: il salto di qualità lo faremo con una nuova e complessiva promozione del sistema mussale”. E qualche risultato lo ha già ottenuto. Dalle cifre dell’assessore si può parlare di aumenti. Palazzo Abatellis 23.189 visitatori negli ultimi sei mesi del 2006 contro 21.757 dello stesso periodo 2005, incasso 82.000 contro i 79.000. Al Salinas 25.000 visitatori nell’ultimo semestre 2006 contro i 17.695. Palazzo Mirto con +21.4% di visitatori è passato dai 10.000 del 2005 ai 12.893 del 2006. Ottimi risultati infine per l’operazione Galleria d’Arte Moderna, da poco trasferita al restaurato complesso S. Anna di Palermo. “Quattromila ingressi dal 07 gennaio al 4 febbraio sottolinea Antonella Purpura, direttore della Galleria – .Passando il periodo degli ingressi gratis (promozione del Comune di Palermo per la riapertura ndr), i visitatori, quindi non sono spariti, tutt’altro, conferma che la risposta entusiastica c’è sempredi fronte a un prodotto di valore”.
