Musumeci: il turista va cercato, la Sicilia non può vivere di rendita

“A due mesi dall’insediamento ci stiamo interrogando come Governo regionale su quello che è possibile fare, su quello che non è stato fatto e su quello che è stato fatto male. Abbiamo capito di non poter vivere di rendita: il turista non si aspetta, va cercato a casa propria. Serve una nuova strategia turistica, abbiamo la materia prima ma abbiamo perso alcuni appuntamenti importanti”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, come riporta blogtaormina.it.

“Nonostante la distrazione degli anni passati – ha spiegato – la Sicilia continua a restare una terra di forte attrazione. Tra le regioni italiane è quella a cui guardano con maggiore interesse gli stranieri, non solo quelli che vanno alla ricerca dell’albergo di lusso, ma, soprattutto, coloro che amano una vacanza breve in luoghi lontani dal caos o dalla contaminazione di altri flussi turistici”.

Con oltre 14,5 milioni di presenze turistiche, l’isola è al 9° posto fra le regioni italiane mentre la provincia di Messina, trainata dai flussi turistici legati a Taormina, è la prima per distribuzione percentuale delle presenze turistiche con il 24,3% del dato complessivo regionale,  seguita da Palermo (20,2%).

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  • "Sold OUT"!

    Questo egr. Presidente dovrebbe essere il cartello
    affisso sugli ingressi di ogni struttura ricettiva siciliana almeno nove
    mesi l'anno.
    Vantarsi di un nono posto, a proposito delle presenze turistiche a livello nazionale:
    http://www.travelnostop.com/…/musumeci-turista-va-cercato-l…

    più basse di quelle di Malta, totali abitanti circa 400.000 (sigh!),
    Isola presso cui la classe politica siciliana dovrebbe andare umilmente a
    lezioni private,

    poco meno di un quarto di altra regione italiana, questa si virtuosa:
    http://www.travelnostop.com/…/emilia-romagna-2017-record-57…

    dice tutto sulla cecità istituzionale, babba maligna o reale non
    sappiamo (dubbi rimangono!), che dovrebbe soltanto investire nei
    COLLEGAMENTI AEREI e MARITTIMI, nella RETE FERROVIARIA (potere visitare
    la Sicilia in treno sarebbe uno dei VIAGGI c.d. ESPERENZIALI più belli
    del Mondo) e nella RETE STRADALE, nella riqualificazione del PATRIMONIO
    ARTISTICO, ARCHITETTONICO E NATURALISTICO, lasciando ai Privati la
    gestione dell'offerta turistica che già svolgono comunemente con servizi
    di alta qualità.
    Fare ciò comporterebbe però, agli occhi di una
    classe politica spesso corrotta e avversa al perseguimento del Bene
    comune, un BENESSERE DIFFUSO che renderebbe molto difficile
    l'asservimento clientelare da parte di chi non sa governare, non sa fare
    Politica e, quindi, non conquisterà mai un VOTO d'OPINIONE per il Bene
    realizzato.
    E' sua la possibilità, Presidente, d'invertire la rotta
    rovinosa, e venduta alle speculazioni di pochi, di sempre, attui gli
    umili consigli sopra sintetizzati, peraltro sotto gli occhi di qualsiasi
    Operatore turistico serio e responsabile, e le presenze turistiche
    decuplicheranno.

    Ps: dieci e più anni fa un Agente di Viaggio norvegese, che soggiornava presso una struttura da me diretta, una mattina mi accompagnò al Porto di Pozzallo
    per dimostrarmi che ogni giovedì, se ben ricordo, sbarcavano 300 suoi
    cittadini che salivano su sei autobus da turismo e partivano per una
    classica escursione (Etna, Taormina e ritorno serale). Mi spiegò che il
    pensionato benestante scandinavo preferiva (e tutt'oggi è così!) Malta
    perché arrivava a destinazione in tre/quattro ore di volo diretto e a un
    prezzo molto conveniente. Vede, senza collegamenti da Paese civile, è
    ben difficile attrarre milioni di Viaggiatori!

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