Palermo al lavoro per diventare una grande destinazione crocieristica

Un anno di flessione e riflessione. E’ stato questo il 2017 per il sistema crocieristico italiano che spera in un pronto rilancio. In questo scenario si è aperto a Palermo l’Italian Cruise Day, il forum di riferimento in Italia per il comparto crocieristico a cui partecipano 250 professionisti del settore per un confronto sulle tematiche più rilevanti del comparto. Al Grand Hotel Villa Igiea la giornata si è aperta con la presentazione dei principali risultati di “Italian Cruise Watch”, il rapporto di ricerca curato da “Risposte Turismo”, esposto dal presidente Francesco di Cesare, che fornisce le previsioni del traffico crocieristico nel 2018 nei porti italiani. Palermo, però, non si può ancora considerare una città crocieristica ecco perché Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, è pronto a imprimere una svolta al porto del capoluogo.

“Stiamo lavorando – ha detto Monti – per restituire il mare ai siciliani e vogliamo riuscire a offrire ai crocieristi che sbarcano a Palermo l’accoglienza che meritano offrendo dei servizi di qualità adeguati alle meraviglie che troveranno appena usciti dal porto. A Palermo il nuovo Piano regolatore portuale, in fase di approvazione, ha il duplice obiettivo di rafforzarne la capacità infrastrutturale, e di riconsiderare i rapporti percettivi, morfologici e funzionali con la città, riorganizzando le aree funzionali interne e ripensando anche tutto il sistema dell’interfaccia lineare con la città. Inoltre, si avverte l’urgenza di recuperare i porticcioli di Sant’Erasmo, dell’Arenella e dell’Acquasanta. I primi progetti da mandare avanti – ha proseguito – riguardano proprio Sant’Erasmo, con una riqualificazione in stile Cala: interventi a bassissimo impatto, strutture leggere e temporanee, senza espellere i pescatori ma integrandoli alla nuova vita. Analogo lavoro va fatto all’Arenella e all’Acquasanta, ricostruendo il rapporto, oggi sconnesso, con le borgate marinare. L’idea generale è quella di aprire il porto, cerniera tra mare e città, rendendolo il più ‘poroso’ possibile. Si sta già lanciando – ha aggiunto Monti – un concorso di idee per la comunità internazionale dei progettisti per la realizzazione del nuovo terminal crociere al Sammuzzo, e del terminal polifunzionale, al molo Piave che, oltre a sostituire gli attuali silos non più coerenti con la nuova immagine del porto, accoglierà gli uffici attualmente allocati negli edifici che oggi costituiscono una barriera su via Crispi: nessun impedimento visivo, dunque, ma una passerella con la parte in cima percorribile, un affaccio sul mare che non interviene sulla vita marittima. Un altro degli obiettivi della nuova presidenza è quello di far diventare Palermo un homeport per le maggiori compagnie crocieristiche, in modo da beneficiare di maggiori ricadute economiche”.

 

 

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