Panzica: B&B abusivi ledono consumatori e fanno male al turismo

“Ben venga un B&B, un appartamento realizzato in osservanza alle norme di sicurezza, mentre vanno biasimate ed individuate quelle strutture improvvisate e non in regola, che non hanno nemmeno l’abitabilità o sono in sanatoria. Legalità significa curare l’aspetto dell’attività ricettiva sin dalle fondamenta”. Lo dice Saverio Panzica, ex dirigente dell’assessorato al Turismo ed esperto in legislazione, marketing e qualità dei servizi turistici che in questi giorni ha tenuto a Taormina un corso gratuito su “L’avviamento e la gestione di B&B – Case per vacanza – Case per ferie – Affittacamere  – Albergo diffuso”.

Un tema di stretta attualità a Taormina, dove in questi giorni la Guardia di Finanza ha avviato un’indagine sulla situazione di B&B, case vacanza e affittacamere, e per questo le Fiamme Gialle hanno richiesto al Comune gli appositi elenchi di coloro che oggi esercitano sul territorio della località turistica.

“A Taormina – spiega in un’intervista a TaorminaToday, Saverio Panzica – ci siamo soffermati, sulla possibilità di supportare proprio le Forze dell’Ordine in un’ottica di garanzia e tutela dei diritti dei consumatori perché le strutture non in regola mettono a rischio i consumatori stessi rischiando anche di ledere l’immagine del turismo siciliano. Io faccio il consulente in tutta Italia – aggiunge – e vedo dei casi a dir poco incredibili. Ho conosciuto un signore che mi ha detto di essere stato in Irlanda e ha aggiunto: ‘Ora voglio venire in Sicilia, intendo prendere degli appartamenti e proporli prendendo un compenso’. Ma questa è intermediazione immobiliare e la possono fare solo le agenzie di viaggi e le agenzie immobiliari. Allora ecco perché è sacrosanta la lotta all’abusivismo: c’è una grande confusione. La gente pensa che il turismo sia solo divertimento, invece è una scienza sociale e pretende una preparazione di alto livello. Non ci si può improvvisare nel turismo.

La realtà che, più di ogni altra, è riuscita a capire il mondo del turismo – conclude Panzica – è San Vito Lo Capo. Prima era una ‘colonia’ di Trapani, ma in questi anni gli imprenditori locali, tutti gestori di attività ricettive, hanno saputo coniugare l’attività di impresa turistica con quella politica. Lì il sindaco ha un albergo e un ristorante. A San Vito Lo Capo è andato a fare politica chi veniva dal turismo e quello è un esempio vincente”.

 

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