“Con la pescaturismo si aprono nuovi scenari: contribuisce alla crescita del reddito per il settore e favorisce un nuovo approccio, più dinamico e più diretto, col territorio ibleo”. Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci nel corso del seminario sull’opportunità dei nuovi sistemi economici di sviluppo sostenibile attraverso la riconversione della pesca artigianale in pescaturismo, inserito nell’ambito del progetto “Azzurro Mediterraneo”. Un’occasione anche per confrontarsi su questioni normative e tecniche relativamente alla licenza di pescaturismo per alcuni titolari di imbarcazioni che praticano invece la pesca a strascico.
Del resto, come ha sottolineato la dirigente del Dipartimento Pesca dell’assessorato regionale alla Cooperazione, Anna Maria Manzo, “a fronte di una forte crisi del settore pesca, la riconversione di una parte dell’attività di pesca non è da sottovalutare”. Intanto la Capitaneria di Porto di Pozzallo ha appena ottenuto le licenze per attuare la pescaturismo. “E’ un’occasione da cogliere sino in fondo – ha spiegato Raffaele Giardina della Capitaneria di Porto di Pozzallo – gli uffici della Capitaneria sono aperti 24 ore su 24 per qualsiasi chiarimento e sono a disposizione della marineria locale”. Secondo il consulente di marketing turistico, Simone Tumino, con la pescaturismo il turista può scoprire altro oltre al barocco e al mare mentre Daria Miccichè di Federalberghi ha auspicato una forte collaborazione tra pescatori e albergatori per far decollare sempre più il turismo nel territorio di Ragusa.
